AREZZO – "In una recente dichiarazione, il vice Sindaco Donella Mattesini, oltre a toccare improvvidamente il tema di Nuove Acque, si è soffermata anche su edilizia ed urbanistica. Ed uso il termine soffermare non a caso, visto il 'fermo' totale delle attività. Un blocco sottolineato dal centro destra e da tutte le categorie economiche e dagli operatori. Resta senza risposta una domanda: questa situazione di stallo serve a qualcuno?
Provo a dare un risposta: sì, serve a favorire la vendite degli immobili già costruiti. Conseguentemente serve a favorire la speculazione e ad innalzare il prezzo degli immobili in considerazione del fatto che il mercato è bloccato e che chi vuol comprare può scegliere solo l’esistente.
Si può legittimamente cominciare a pensare che il blocco dell’edilizia non sia dettato solo da ragioni tecniche ma soprattutto da ragioni politiche, provocate anche dalla conflittualità interna al centro sinistra che non riesce a decidere nulla. Una “non scelta” che non blocca solo le lottizzazioni maggiori ma anche i piccoli interventi richiesti dalle famiglie per semplici ampliamenti e ristrutturazioni. Ed una smentita non può venire solo da dichiarazioni ma da atti amministrativi concreti da prendere, prima di tutto, in Consiglio comunale. Sede istituzionale per eccellenza e che non può trasformarsi in un palcoscenico di 'duellanti' (anche al femminile) che dimenticano le vere emergenze della città. A cominciare da questa."
Stefano Baldi (Fi)