AREZZO – “Un urlo per la pace”: così lo scultore Andrea Roggi ha definito il suo monumento che è stato inaugurato questa mattina nell’area verde prossima alla rotonda di via Duccio da Buoninsegna. Un’opera voluta dall’Associazione Vittime civili di guerra e realizzata con la collaborazione del Comune e della Provincia di Arezzo.
“E’ un monumento che esprime spirito di speranza e di esortazione alla pace” ha commentato Berlino Borghesi, Presidente dell’Associazione che ha tenuto ieri proprio ad Arezzo il suo congresso nazionale e che domani, nell’auditorium della scuola Severi, celebrerà la Giornata nazionale delle vittime civili di guerra.
L’assessore provinciale Andrea Cutini ha sottolineato l’importanza del monumento per “conservare la memoria di persone che hanno perduto la vita o sono comunque rimaste vittime della guerra” ed il Sindaco Giuseppe Fanfani ha affermato che l’opera di Roggi “rappresenta con intensità artistica tutta la sofferenza della città di Arezzo nel periodo bellico e questo attraverso i temi, in particolare le bifore della Pieve, che decorano il vestito della donna rappresentata nel monumento. Sono le donne – ha aggiunto Fanfani – a pagare i prezzi maggiori nel corso di una guerra e meglio di altri sono quindi in grado di rappresentare la sofferenza che essa produce”.
L’onorevole Valdo Spini, concludendo la cerimonia di stamani, ha ricordato come le vittime della seconda guerra mondiale sono state, in Italia, 443mila e di queste ben 130mila civili: “questo monumento è un impegno per la pace, che non è solo la rinuncia degli Stati alla guerra ma anche il grido di protesta contro le vittime innocenti”.