AREZZO – Vicenza attacca e Arezzo si prepara a reagire. E’ questa la sintesi estrema della riunione svoltasi in Provincia nei giorni scorsi, alla luce della situazione creatasi dopo la presentazione del nuovo piano industriale di Vicenza Fiere, dal quale si evince una strategia espansionistica della fiera vicentina, che punta a divenire interlocutore unico a livello nazionale degli operatori orafi, mettendo a repentaglio il futuro di OroArezzo. Alla riunione, convocata da Provincia, Comune e Camera di Commercio, hanno partecipato il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, l’assessore alle attività produttive Andrea Cutini, l’assessore comunale alle attività produttive Piero Ducci, il Presidente della Camera di Commercio Pietro Faralli e i rappresentanti di tutte le associazioni di categoria oltre che del Centro promozioni e Servizi (Cps) di Arezzo. Dall’incontro è emersa forte la volontà di riaffermare l’importanza di Oro Arezzo nella strategia di promozione e di marketing internazionale del distretto orafo aretino, che è leader nazionale nell’export. Per far questo, le associazioni di categoria del settore avranno tempo un mese per far pervenire le proprie proposte al Cps, il quale avrà il compito di fare una sintesi che consenta al sistema locale di produrre una strategia di azione condivisa sulla base della quale ottenere il sostegno della Regione Toscana, che già nei giorni scorsi aveva ribadito la propria volontà di sostenere il polo orafo aretino. Dalla riunione è emersa anche la comune consapevolezza che il sistema aretino debba in ogni caso attrezzarsi per affrontare la competizione nazionale e internazionale, in specie valorizzando la potenzialità verso i nuovi mercati in rapida crescita.