AREZZO – Nei settori economici una vera e propria selva di norme condiziona la velocità e la razionalità dei procedimenti che occorrono per aprire, trasformare, ampliare un’attività produttiva. "E non sempre la mole della documentazione richiesta all’imprenditore serve davvero a controllare che tutto sia in regola, a tutela della salute pubblica e dei singoli consumatori. In realtà, per poter esercitare controlli efficaci e mirati, è di gran lunga preferibile che le procedure siano chiare, non ripetitive, semplificate, veloci", commenta l’Assessore provinciale all’innovazione e semplificazione amministrativa Gabriella Cecchi. Partendo da questa convinzione la Provincia di Arezzo, dal mese di gennaio, ha contribuito alla creazione della "Rete regionale dei SUAP". Ha collaborato a formare la "banca dati regionale" che ad oggi comprende ed analizza oltre 300 procedimenti per le attività economiche. Ha infine aperto un suo sportello, (AR-SUAP), collocato nella sede provinciale di via Guido Monaco (di fronte alle Poste). E’ aperto dal primo giugno, due giorni alla settimana (lunedì e mercoledì); ma ogni settimana, dal lunedì al venerdì, sarà attivo per rispondere a quesiti e fornire chiarimenti, inoltrati per via telematica attraverso e-mail. E’ soprattutto un servizio on-line (uno sportello virtuale) a cui potranno rivolgersi i funzionari dei Comuni di tutta la Toscana e, tra breve, anche le imprese e le categorie economiche. Soltanto 7 enti (Province di Arezzo, Grosseto e Firenze, assieme ai Comuni di Livorno, Carrara, Firenze e al Comprensorio del cuoio) hanno costituito questo nuovo servizio di supporto e consulenza, in accordo con la Regione. Alla Provincia di Arezzo è stato affidato un "pacchetto" normativo e procedurale che riguarda i settori dell’energia, della salute pubblica e dell’ambiente: impatto ambientale, trattamento dei rifiuti, produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas, sanità e assistenza sociale. Un pacchetto importante nel quale sono davvero molte le attività imprenditoriali interessate da questi procedimenti. Lo sportello provinciale dovrà quindi essere uno "specialista" in queste materie, in grado di spiegare e tenere costantemente aggiornate le norme, le procedure, i moduli ed ogni altro adempimento burocratico. Nel frattempo la Provincia continua a lavorare con la Regione perché questi ed altri procedimenti siano semplificati e resi omogenei su tutto il territorio toscano. "Siamo partiti da una situazione di indubbio svantaggio – afferma ancora l’Assessore Cecchi -, ma dal 2004 ad oggi è aumentato il numero dei SUAP comunali nel nostro territorio, anche grazie alle iniziative e ai contributi della Provincia. Ormai stabilmente opera un coordinamento provinciale, a cui partecipano i nostri funzionari e quelli dei Comuni, delle Comunità montane, dell’ASL, per semplificare le procedure e risolvere assieme le difficoltà normative. A settembre presenteremo il nostro lavoro di semplificazione alle categorie economiche, per raccoglierne il parere e, speriamo, la collaborazione. E finalmente abbiamo anche un SUAP provinciale. Una piccola struttura: soltanto due dipendenti (che si occupano anche del settore innovazione) con cui collabora la responsabile del SUAP di Cortona, un Comune che ha partecipato attivamente al nostro progetto. Semplificare è un investimento che non richiede ingenti risorse o grandi strutture. Richiede soprattutto molta convinzione e un’apprezzabile dose di buonsenso tecnico e amministrativo", conclude l’Assessore provinciale all’innovazione e semplificazione amministrativa Gabriella Cecchi.