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2milioni di euro per la banda larga

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2milioni di euro per la banda larga

AREZZO – Come rinnovare la pubblica amministrazione ed il suo rapporto con cittadini ed imprese, utilizzando le nuove tecnologie informatiche. Questo il tema della mattinata di lavori che si è svolta nella sala dei Grandi della Provincia e ha visto la presenza ad Arezzo del vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli. Al confronto hanno preso parte, oltre al Presidente della Provincia, Vincenzo Ceccarelli e all’assessore Gabriella Cecchi, il consigliere regionale Ilio Pasqui e una nutrita rappresentanza delle istituzioni locali, università, rappresentanze sindacali, il mondo delle imprese, le associazioni dei consumatori. I temi dell’innovazione e della semplificazione – ha sottolineato il vicepresidente della Regione – sono le sfide che il governo regionale ha fatto sue, ponendole come obiettivi centrali della legislatura. Due obiettivi che si traducono, in definitiva, nello sforzo di ridisegnare complessivamente la macchina dell’amministrazione senza incidere su qualità e quantità dei servizi, ma recuperando efficienza. A questi va aggiunto l’altro grande impegno della legislatura, che vede anche una specifica proposta di legge, ovvero la garanzia dei diritti di partecipazione. A tale scopo – ha sottolineato Gelli – le tecnologie consentono grandi vantaggi grazie alla loro capacità di rendere veloci le comunicazioni ma anche di ampliare gli spazi e i modi di interagire. In sintesi: una PA efficiente che sa interagire efficacemente e democraticamente con il mondo delle imprese e dei cittadini. In questo ambito – ha proseguito Gelli – è necessario che si sviluppi e consolidi la consapevolezza che la PA è una sola: tutti i soggetti pubblici, anche quelli decentrati, devono aderire al progetto di una PA integrata che sappia dare le stesse risposte a cittadini che si muovono sul territorio regionale (ad esempio Prefetture, l’INPS ecc.). La competitività dell’impresa è il secondo pilastro. Per stare sul mercato le imprese devono investire in innovazione ma necessitano di percorsi di aiuto efficaci. I cittadini e le famiglie sono ugualmente protagonisti fondamentali. Nessun cittadino – ha ribadito – deve essere privato della possbilità di accedere alle nuove tecnologie affinchè possa accrescere i livelli di conoscenza e di partecipazione. Entrando nel vivo del tema scelto per la provincia di Arezzo, ovvero la banda larga di I e II livello, Gelli ha posto l’accento sulle infrastrutture che abilitano l'accesso alle tecnologie a cittadini e imprese evitando il digital divide. Assicurare a tutti i cittadini e le imprese di un territorio, la banda larga di I livello, -ha ribadito – e' dunque un obiettivo sociale, di sviluppo e di equità. Vi sono poi alcune aree – ha proseguito – a forte presenza industriale ed artigianale dove esistono infrastrutture in grado di erogare servizi di connettivita' inadeguati per una moderna azienda. Da parte loro gli operatori di telecomunicazione sostengono che non possono fare gli investimenti necessari a potenziare le infrastrutture perche' la domanda non è tale da garantire la redditività. Il territorio aretino – hanno ricordato Gelli e l’Assessore provinciale all’innovazione Gabriella Cecchi – è tra i più vivaci ed interessati a ridurre il digital divide. Nel 2004 con risorse CIPE è stato fatto dalla Comunità Montana del Casentino un progetto (Iperlan ) per portare banda larga wireless (senza fili) alla PA, un progetto che è diventato una best practice non solo a livello regionale ma anche nazionale e che ha comportato un investimento di circa 240 mila euro. Anche all’interno del PASL, nel 2007, – aggiunge l’Assessore Cecchi – la provincia ha messo in evidenza il suo interesse per il digital divide e per la banda larga. Ha creduto nel progetto della Regione Toscana e ha deciso di investire 855 mila euro per parte sua. Così complessivamente sul territorio verranno spesi 1.996.000 euro per attivare servizi di banda larga verso imprese e cittadini. Servizi di cui il territorio sente la necessità, dal momento che un’ indagine svolta dall’Osservatorio regionale della Banda larga – recentemente costituito da Regione Toscana – stima che circa 154 mila soggetti, tra imprese e cittadini, ad oggi non accedono a servizi di connettività. La strategia regionale toscana sulla banda larga – ha precisato Gelli – e' stata notificata alla Commissione europea e da questa validata. Il nostro intervento – ha annunciato – rivolge tutta la sua attenzione, in questa prima fase, alle aree prive di Banda Larga (più di 400.000 cittadini Toscani ed oltre 30.000 imprese ), con l'obiettivo di risolvere radicalmente il problema attraverso un investimento di 20 milioni di euro (di cui 6 di cofinanziamento da parte delle province). Si tratta di sostenere, attraverso una selezione pubblica, la realizzazione di infrastrutture ad opera di operatori privati laddove non sussistono le necessarie condizioni di convenienza economica. Un approccio "di mercato" che valorizzi anche la concorrenza tra gli operatori in un contesto solitamente 'pigro' ad effettuare investimenti ed abituato a posizioni di privilegio. I primi frutti – ha rivelato Gelli – non si sono fatti attendere. Nella sola provincia di Arezzo, gli operatori di telecomunicazione, sollecitati dall’intervento regionale, si stanno muovendo e hanno già fatto investimenti, per il 2007/2008, assicurando la copertura di circa 84 mila persone e imprese, senza alcun intervento pubblico. Questo è il primo risultato della gara e grazie a questo – ha concluso il vicepresidente della Regione – le risorse andranno ora a coprire le aree maggiormente in difficoltà.