di Andrea Giustini
Il nuovo Governo di destra sta alleggerendo o addirittura cancellando in modo avventato norme e precauzioni anti Covid-19. Fortunatamente però il Capo dello Stato è intervenuto, ricordandogli che la pandemia non è ancora finita. Più o meno è questa la notizia comparsa ieri sera, su alcune testate giornalistiche nazionali. In realtà però si tratta di una narrazione, più che di una notizia, e a ben vedere pure falsa.
Intanto un minimo di contesto. Nella giornata di ieri, presso il Quirinale, si è svolta la cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana sulla Ricerca sul Cancro. Durante l’evento sono intervenute varie personalità scientifiche e politiche: fra le tante, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e quello dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. In conclusione ha preso la parola il Presidente Mattarella con un lungo discorso: è qui che secondo alcuni giornalisti il Capo dello Stato avrebbe “ripreso” il Governo.
Due esempi della narrazione imbastita, probabilmente i migliori, si possono leggere su la Repubblica e il Riformista. Il quotidiano di Maurizio Molinari ha titolato: “I tre segnali di Mattarella al Governo sul Covid: non abbassare la guardia, difendere i vaccini e la sanità pubblica“. Messa così sembra proprio a quel modo. Sergio Mattarella ha voluto come lanciare un messaggio all’esecutivo, evidentemente politico: quelli che nel titolo vengono chiamati “tre segnali”. Ma guardiamo anche il corpo dell’articolo:
“Sergio Mattarella e Orazio Schillaci si ritrovano accanto al Quirinale nella giornata per la ricerca sul cancro, proprio mentre il neoministro alla Sanità ha deciso il reintegro dei medici No Vax e la sospensione del bollettino giornaliero sulla diffusione del Covid, che diventa settimanale”.
Dopo di ché Concetto Vecchio, firma del pezzo, sembra in qualche modo smentire il titolo: “Dal Quirinale non vi è alcun giudizio sulle prime scelte del neoministro”. Ma poi: “«Il periodo più drammatico è alle nostre spalle», riconosce Mattarella, lo stesso Capo dello Stato non usa quasi più la mascherina nelle occasioni pubbliche, ma il presidente nel suo discorso ha comunque mandato tre segnali al nuovo governo“.
In sostanza il giornale, sottolineando di proposito che Mattarella parlava di Covid “proprio mentre” il Governo si apprestava ad attuare alcuni cambiamenti (in realtà scontati, come la cadenza dei bollettini) ha voluto insinuare che ci fosse un significato politico nelle sue parole. Ma che il Presidente della Repubblica abbia lanciato “segnali” all’esecutivo è un’invenzione di Repubblica che non trova riscontro da nessuna parte (il discorso completo di Mattarella è disponibile qui, sul sito del Quirinale). Non c’è un legame reale fra le scelte del Governo Meloni e il passaggio sulla pandemia nel discorso di Mattarella. Viene da dire, dato che fino a poco tempo fa era il mantra: il famoso “non c’è correlazione” è archiviato?
In un certo senso il Riformista fa anche peggio. Con “Meloni vuole cancellare il Covid, da Mattarella il richiamo alla premier: «Non ancora sconfitto, tenere alta la guardia»“, sembra dire che il Capo dello Stato si sia rivolto proprio a Giorgia Meloni. Salvo poi chiarire, a pezzo molto inoltrato, e dopo comunque aver fatto passare le decisioni banali del Governo come un avventato “liberi tutti” sul Covid, che “il freno” di Mattarella “sembra” una risposta indiretta: non è quindi un vero richiamo a Giorgia Meloni. Però intanto il titolo narrativo è lì, libero di portare fuori strada il lettore social medio, che com’è noto si ferma proprio al titolo.
La Stampa, a differenza di colleghi fantasiosi (o faziosi), ha detto subito e più chiaramente: “Non è una contestazione (quella di Mattarella), tantomeno una polemica preventiva, al massimo un garbato avvertimento. Chi meglio conosce gli umori del Colle esclude che Sergio Mattarella abbia voluto mettere nel mirino il neonato governo Meloni. Tra l’altro quei concetti il presidente della Repubblica li ha costantemente ribaditi […]”. Ed effettivamente sono molti i momenti, anche recenti, in cui il Capo dello Stato ha usato le medesime parole. Ad esempio a inizio ottobre, ad Assisi: «La pandemia non è definitivamente sconfitta […]». E ancora: «vi sarà ancora bisogno di intelligenza collettiva e responsabilità».
Stranamente però in quell’occasione a nessuno è venuto di insinuare che, per via del fatto che il Capo dello Stato stesse usando quelle parole “proprio mentre” si stava svolgendo la Cerimonia dell’accensione della lampada votiva ad Assisi, ci fosse dietro un qualche messaggio politico a San Francesco.