“Il provvedimento di sostegno alle piccole medie imprese Sabatini-Ter è da rifinanziare assolutamente. I fondi stanno per essere esauriti e il mancato rilancio degli effetti del provvedimento sarebbe un fatto gravissimo anche per la nostra provincia, dove Confartigianato Arezzo sta seguendo le aziende nell’opera di acquisizione di questo decisivo contributo, che si abbina anche in maniera efficace al credito d’imposta in particolare in riferimento alle misure Transizione 4.0 poiché cumulabile”.
Lo afferma con forza la Segretaria generale di Confartigianato Arezzo, Alessandra Papini, che spiega come “quest’ottima misura di sostegno all’innovazione, in una provincia come la nostra, a forte connotazione manifatturiera e caratterizzata da imprenditori con spiccate attitudini agli investimenti proprio a fini innovativi, rappresenta un fattore importante anche nelle dimensioni. Solo nel 2021 i nostri uffici hanno garantito l’accesso all’agevolazione Sabatini-ter a 80 nostre imprese, per un ammontare che sfiora i 18 milioni di euro che avrebbero una ricaduta positiva sul settore e sul territorio”.
Ma come funziona e perché appare così importante la Sabatini? Lo spiega Francesca Baldicchi di Confartigianato Arezzo, esperta in ambito di finanziamenti alle imprese e agevolazioni finanziarie che afferma che il contributo “nasce con l’obiettivo di rimborsare alle micro, piccole e medie imprese una parte dei costi del finanziamento per acquistare beni strumentali, e sono numerose le richieste presentate dalle imprese, anche perché le più recenti modalità consentono l’erogazione immediata dell’agevolazione in unica soluzione. Questo aspetto, assieme al miglioramento del quadro agevola ha senz’altro reso più appetibile la misura causando un’accelerazione delle richieste elemento. È anche per questo che le risorse disponibili necessitano assolutamente di integrazione per garantire la copertura delle domande di agevolazione delle aziende”.
“Il meccanismo normativo prevede – spiega ancora Baldicchi – a fronte della concessione di un finanziamento da parte di banche e intermediari finanziari convenzionati e finalizzati all’acquisto di beni strumentali nuovi, l’erogazione di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento”.
L’iter di accesso prevede che, una volta che l’istituto ha emesso la delibera di finanziamento, entro i successivi 30 giorni il Ministero dello Sviluppo economico emani il provvedimento di ammissione all’agevolazione a cui farà seguito, entro 30 giorni dalla stipula del finanziamento, l’erogazione dello stesso in unica soluzione in favore dell’azienda. “Una volta ultimato il progetto – conclude Baldicchi – è nostra cura provvedere alla richiesta di erogazione del contributo statale, che verrà accreditato direttamente sul conto corrente dell’impresa”.
“Riteniamo così importante garantire la continuità della misura – conclude a sua volta Alessandra Papini – che Confartigianato, a livello nazionale, ha predisposto un emendamento da inserire in fase di conversione del decreto “Sostegni Bis’ che porti appunto al rifinanziamento rapido della Sabatini”.