Home Arezzo Fortezza d’Arezzo: che fare ?

Fortezza d’Arezzo: che fare ?

0
Fortezza d’Arezzo: che fare ?

DEMOS, l’Osservatorio dei cattolici democratici, s’impegna contro l’omologazione da COVID 19, combatte preparando futuro, non chiudendo il pensiero per la propria città, PER AREZZO come si ricorda in Piazza Vasari per la nostra Giostra.

DEMOS inizia un confronto sui luoghi aretini collegati al turismo che cambierà che dobbiamo declinare al futuro. I componenti del Direttivo si confrontano.

La Fortezza medicea rappresenta , un luogo in cui quel “cognome “ è foriero del ricordo, secoli fa, della sottomissione alla Firenze dei Medici: quella fortificazione ha sempre rappresentato il presidio, il simbolo del potere della città del giglio nei confronti della nostra e la sua nascita significò nel XVI secolo la demolizione e la scomparsa di un intero quartiere cittadino.

Prima della sua chiusura per alcuni anni, a causa di una intelligente opera di restauro, la Fortezza era diventata, con il suo spazio centrale, teatro di accese partite di cricket organizzate da cittadini stranieri che non avevano trovato spazio altrove: non so quanto questo dato fosse all’epoca, o sia tutt’ora, noto alla cittadinanza, perché in Fortezza l’aretino c’è sempre andato solo ed esclusivamente a “ far chiodo “ o a trovare angoli per godere con la fidanzata di dolce intimità. Il passeggio dell’aretino, specie quello del fine settimana, si è sempre schiantato stancamente contro il Canto de Bacci, escludendo la parte alta della città.

Dunque in Fortezza bisogna andarci appositamente ma, a parte le motivazioni sopra citate che, grazie alla complicità del Prato, sono un evergreen, a fare cosa ?

Vien subito alla mente di utilizzare la Fortezza come luogo di svolgimento di spettacoli di arte varia, ma c’è l’inconveniente che potrebbero esser sfruttati solo i mesi estivi e che queste rappresentazioni dovrebbero essere svolte solo per un numero limitato di persone a causa della carenza di vie di fuga della struttura.

Invece, visto che il restauro, seppur non terminato, sia sfociato in un ottimo lavoro,  indicheremmo nella Fortezza una delle tappe di un ipotetico giro turistico della nostra città: insieme a  piazza Grande, il Duomo, la piazza in cui hanno sede le Istituzioni, a completare quell’acropoli aretina all’interno della quale la Fortezza stessa ha sempre recitato, forse perché anche nascosta dalla vegetazione agli occhi dei turisti, il ruolo di ospite incomodo.

Infine come non dare alla Fortezza d’Arezzo un ruolo culturale turistico  di mostre ed esposizioni, ruolo che da qualche tempo sta in parte interpretando nelle stringate stagioni culturali estive: anche qui però un’eccezione…. visto che abitualmente l’ingresso in Fortezza è libero, sarebbe opportuno che l’aretino o il turista che si vuole recare lì  per visitare esclusivamente le fortificazioni restaurate, nel momento in cui si sta svolgendo al suo interno un’esposizione, se non interessato a questa, non debba essere costretto a pagare il biglietto di ingresso alla mostra al fine di non esser lasciato fuori dall’intera struttura, come purtroppo è accaduto in passato.

La Fortezza non può rimanere vuota per tanti periodi all’anno, la Fortezza d’Arezzo va vissuta di più!