“La birra toscana attualmente in commercio è prodotta entro i confini regionali, ma le materie prime provengono da fuori. Questo perché manca una filiera produttiva che coinvolga agricoltori, trasformatori e produttori in un unico grande consorzio della birra artigianale toscana. Anche in questo campo, la Regione si è dimostrata incapace di innovare, ma cambiare passo è possibile.
Dallo scorso anno sto lavorando a una legge regionale che istituisca contributi per la creazione di una filiera della birra 100% made in Tuscany e, subito dopo le elezioni, la presenterò in Consiglio regionale. Si tratta di un’eccezionale opportunità di sviluppo per un settore capace di creare posti di lavoro e di fare innovazione produttiva. Un settore solido, che può godere di un mercato talmente radicato, sia come vendita al dettaglio, che attraverso i birrifici, in grado di rimanere in piedi nonostante la crisi post Covid”.
Così Irene Galletti, candidata del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione, che venerdì ha visitato una serie di birrifici artigianali, tra Pietrasanta, la Garfagnana, Pisa e Livorno insieme alla parlamentare pentastellata Chiara Gagnarli e ad alcuni candidati locali al Consiglio regionale, Luca Lauricella, Leonardo Apolloni e Alessandra Rossi.
“Il lavoro che faremo in Regione – prosegue Galletti – fa il paio con quanto già fatto dall’onorevole Gagnarli a livello nazionale, che ha previsto in legge di bilancio un taglio del 40% delle accise sulla birra. E questo ha determinato la creazione di nuovi posti di lavoro. Il nostro obiettivo, invece, è quello di garantire agli agricoltori i contributi necessari all’acquisto di macchinari per la maltazione dell’orzo e, in generale, all’innovazione dei modelli produttivi. Per aumentare al massimo quantità e qualità delle materie prime. Ecco perché, mentre le altre Regioni hanno legiferato per realizzare un disciplinare partendo dal prodotto finito, noi intendiamo ribaltare il paradigma, partendo dalla filiera per ottenere una birra 100% toscana. Altro che filiere minori. Il futuro è qui”.