Dichiarazione del consigliere Francesco Romizi, capogruppo di Arezzo in Comune.
“Esprimo tutto il mio sdegno e rammarico, oltre alle mie preoccupazioni, per i tragici avvenimenti che si stanno verificando in Siria. Quando le armi parlano al posto della diplomazia, si materializza una sconfitta per tutte le parti coinvolte, anche per chi è spettatore inerte di fronte al profilarsi di nuovi, immani disastri umanitari.
Arezzo è una città di pace e le attività della cittadella di Rondine, che fa della promozione del dialogo e della convivenza tra popoli la sua mission principale, ne sono una riprova. Per questo ritengo che nessuno possa rimanere indifferente mentre si sta innescando una pericolosa spirale di violenza.
Al prossimo Consiglio Comunale chiederò un impegno forte al sindaco affinché condivida un messaggio di netta condanna nei confronti del premier turco e di chiaro sostegno verso la popolazione siriana e curda. Lo potrà fare anche in occasione dell’assemblea nazionale di ANCI in programma ad Arezzo tra qualche settimana.
Auspico, inoltre, che il governo e il parlamento italiano, i deputati europei, siano portavoce presso la Nato, l’Unione Europea e le Nazioni Unite per l’indizione di una immediata conferenza di pace e per trovare una soluzione giuridica, democratica, pacifica alla questione curda, oltre che per mettere a punto un piano di protezione di tutte le altre componenti della popolazione siriana. Tutte le parti in causa devono evitare le azioni militari indiscriminate contro civili e obiettivi civili”.