Home Nazionale Veneto: da Regione 9,6 mln per inserimento lavorativo 30mila disabili (3)

Veneto: da Regione 9,6 mln per inserimento lavorativo 30mila disabili (3)

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(AdnKronos) – Più in particolare sono previste le seguenti azioni: realizzazione di percorsi di politica attiva, anche con azioni di orientamento e formazione, finalizzati all’inserimento lavorativo delle persone disabili; adozione di misure a sostegno delle imprese per accrescere il livello occupazionale delle persone disabili anche l’istituzione della figura del responsabile dell’inserimento lavorativo delle persone disabili; rafforzamento della cooperazione tra soggetti pubblici e privati accreditati nella realizzazione degli interventi verso i destinatari, le imprese e le reti territoriali; incentivi all’assunzione; interventi di orientamento, formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo; agevolazioni per adattamenti del posto di lavoro; finanziamento delle indennità di partecipazione dei tirocini promossi dai CPI; contributo per i corsi per centralinista cieco; finanziamento alle ULSS delle indennità di partecipazione per i tirocini promossi dai SIL (servizi inserimento lavorativo).
“Non ci siamo limitati a dare attuazione a un programma biennale del valore di oltre 24 milioni di euro – ha aggiunto l’assessore Donazzan – ma abbiamo anche lavorato a un accordo quadro con le parti sociali per dare piena applicazione alla Legge Biagi in materia di collocamento, che prevede per le aziende di una certa dimensione l’obbligo di assunzione dei disabili in percentuale al numero dei lavoratori dell’azienda stessa. E infatti, in un territorio come quello della provincia di Belluno dove questo tipo di imprese è più diffuso, registriamo le quote percentuali di occupati più alte”.
“Per dare concretezza al ‘Dopo di Noi’, cioè per dare un futuro alle persone disabili che rimangono sole – ha concluso Lanzarin – dobbiamo cominciare proprio da queste azioni, al fine di favorire la loro autonomia economica ma anche la capacità di vivere in un ambiente non più familiare ma comunque protetto”.