Home Nazionale S&P: Cottarelli, no proclami contro Ue, Italia a rischio se spread a 400

S&P: Cottarelli, no proclami contro Ue, Italia a rischio se spread a 400

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Milano, 27 ott. (AdnKronos) – “La cosa più importante, prima di rivedere la manovra, è smorzare i toni con l’Europa. Il rischio che l’Italia deve escludere, ancor prima di ipotizzare che possa fare la fine della Grecia, è quello di evitare che il Paese torni alla situazione del 2011 quando per effetto dell’incertezza lo spread iniziò a correre e il Pil iniziò a scendere molto velocemente. Rispetto ad allora ci sono differenze profonde, ma bisogna abbassare i toni”. Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici, non ha dubbi sulla strada che deve imboccare il governo gialloverde.
“L’importante” conferma del rating sovrano dell’Italia a BBB di Standard&Poor’s, così come l'”atteso” spostamento dell’outlook a negativo da stabile “non dovrebbe avere ripercussioni particolari sui mercati, anche se bisognerà attendere lunedì per conoscere il vero effetto”, spiega all’Adnkronos. Una reazione che potrebbe essere già stata scontata, mentre più imprevedibile resta l’esito del confronto fra Europa e Italia.
“Quello che è importante – evidenzia Cottarelli – è il tono che verrà utilizzato con l’Ue, avere lo spread a 300 punti base non è ottimale, averlo a 400 diventa non sostenibile, come sa anche il governo. Quindi dobbiamo tenerci lontani da quel pericolo”, anche perché un rialzo del differenziale tra Btp e Bund inciderebbe in primis sulle banche e sui conti pubblici. In questo senso, il consiglio è “Abbassare i toni, fare proclami non serve. Lo spread ora sembra essersi stabilizzato, ma se aumenta è un pericolo” con il rischio di ripiombare nella crisi del debito sovrano del 2011.