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Sanità: mamme e lavoro, indennizzi per 4.000 infortuni nel 2017

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Roma, 11 apr. (AdnKronos Salute) – Nel 2017 sono stati 4.709 i casi in cui la salute delle mamme è stata gravemente danneggiata per infortuni sul lavoro o malattie professionali. “Casi in cui, probabilmente, la difficoltà di conciliare il tempo dedicato alla famiglia e quello trascorso in azienda hanno inciso sui livelli di attenzione e sulla resistenza fisica, con la conseguenza di notevoli danni alla salute”. Lo denuncia Gigi Petteni, presidente dell’Inas, patronato della Cisl, in vista della Festa della mamma.
Il fenomeno, analizzato dall’Inas sulla base di dati Inail, non può essere sottovalutato: rispetto al 2016, è più che raddoppiato il numero di rendite riconosciute dall’Inail a donne con figli minorenni o universitari under 26, che hanno riportato una percentuale di inabilità permanente superiore al 16%. “Questi numeri – commenta Petteni – confermano che la battaglia per la conciliazione tra vita e professione non è una semplice questione di principio: l’equilibrismo imposto alle mamme dalla società di oggi ha delle conseguenze molto tangibili sulla loro salute”.
Ne sono una riprova gli infortuni in itinere – cioè quelli che si verificano nel tragitto tra casa e lavoro – in costante crescita: l’anno scorso le mamme che si sono viste riconoscere una rendita per questo tipo di incidente sono state 1.302; di queste 692 avevano tra i 40 e i 49 anni, erano cioè nella fascia di età in cui oggi – con una maternità che si sposta in avanti nel percorso di vita – si hanno figli piccoli da accompagnare a scuola, prima di arrivare al lavoro.
In relazione al totale dei casi riconosciuti dall’Inail, restano pochi quelli di malattia professionale indennizzati: 476 contro 4.233 infortuni sul lavoro. “Le patologie causate dal lavoro sono generalmente sottostimate – spiega Petteni – sia perché spesso chi si ammala non sa che il motivo potrebbe essere legato alle proprie mansioni professionali, sia perché il collegamento tra malattia e lavoro non è sempre facile da dimostrare. Siamo comunque di fronte a una realtà da tenere d’occhio, soprattutto per quanto riguarda i casi legati allo stress: le difficoltà di una mamma che lavora possono più facilmente generare problemi di tipo psicologico”.
Per l’Inas “la Festa della mamma è l’occasione per ricordare che le persone, le lavoratrici, le madri devono essere poste al centro di politiche e interventi strategici che rendano più armonico, e non più conflittuale e rischioso, l’equilibrio tra professione e maternità”, conclude la nota.