Home Nazionale Sanità: appello bis, niente ergastolo per Brega Massone, condanna a 15 anni

Sanità: appello bis, niente ergastolo per Brega Massone, condanna a 15 anni

0

Milano, 19 ott. (AdnKronos Salute) – I giudici della Corte d’assise d’appello di Milano hanno ‘cancellato’ l’ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, riducendo la condanna a 15 anni di carcere, e hanno condannato a 7 anni e 8 mesi Fabio Presicci nel processo d’appello bis all’ex primario di Chirurgia toracica della clinica milanese Santa Rita e al suo ex braccio destro.
I giudici del processo d’appello bis hanno riqualificato il reato da omicidio volontario in omicidio preterintenzionale per la morte di quattro pazienti in sala operatoria.
Oggi i giudici della quarta sezione penale hanno ridotto le pene, concesso le attenuanti generiche a Presicci, riconosciuto che i quattro episodi vanno riconfigurati come omicidi preterintenzionali e condannato i due imputati a risarcire le parti civile.
Il processo d’appello bis nasce dopo che la Cassazione ha chiesto di riqualificare l’accusa di omicidio, escludendo la volontarietà e il dolo. Nella sua requisitoria il pg Massimo Gaballo aveva chiesto la conferma dell’ergastolo per Brega Massone e la riduzione da 25 a 21 anni per il suo ex braccio destro, riconoscendogli le attenuanti generiche. Secondo il rappresentata della pubblica accusa c’era un'”assoluta carenza di finalità terapeutica degli interventi” finiti al centro dell’inchiesta; inoltre, i due imputati erano “perfettamente consapevoli di non poter dominare il rischio post operatorio. La morte era una conseguenza prevedibile”. Per il pg, l’ex primario uccise quattro anziani pazienti portandoli sul tavolo operatorio per interventi “inutili”, effettuati solo per “monetizzare” i rimborsi del sistema sanitario nazionale.
Brega Massone “non è un chirurgo killer”, ma all’ex primario di chirurgia toracica della clinica Santa Rita i media “hanno costruito accuratamente un abito su misura, l’abito di un mostro e per questo ha subito un trattamento così severo”. Lui “fanatico della chirurgia” ha pagato la sua “ambizione”, sono le parole usate nell’arringa da Nicola Madia, difensore dell’ex chirurgo. Assente dall’aula Brega Massone, che sta scontando in carcere la condanna in via definitiva a 15 anni e mezzo di carcere per truffa e per una ottantina di casi di lesione in un altro filone processuale. Assente alla lettura del dispositivo anche Presicci che è stato radiato dall’Albo dei medici e ha già pagato il suo conto con la giustizia.