Home Nazionale Padova: Ance Giovani, serve sbloccare la città, paralizzata da anni

Padova: Ance Giovani, serve sbloccare la città, paralizzata da anni

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Padova, 27 set. (AdnKronos) – “La città di Padova ha bisogno di riattivare lo sviluppo non solo infrastrutturale, ma a 360 gradi per uscire dalla fase di stand by che sta paralizzando la città. La crescita di un territorio passa da una visione di sistema e di lungo periodo. Se una città non è attrattiva questo ricade anche sugli investimenti in infrastrutture e costruzione un effetto collaterale che è un danno per il tessuto economico come conferma la crisi del settore edilizio di questo territorio. Con questo incontro vogliamo sfatare il mito dei costruttori come palazzinari e cementifica tori a noi interessa la crescita del territorio ed il suo futuro”. Con queste parole il presidente di Ance Giovani del Veneto, Giovanni Prearo, è intervenuto oggi chiudendo i lavori della prima tappa di Itinerario Veneto dal titolo ConfrontiAMO Padova”, che ha messo al centro modelli, esempi ed esperienze per un nuovo sviluppo della città.
L’obiettivo di questo ciclo di incontri è quello di analizzare lo stato attuale della città nel percorso di sviluppo, individuare e promuovere strategie di pianificazione urbanistica in grado di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni. In questo senso la pianificazione urbanistica è intesa come ottimizzazione e innovazione delle “prestazioni urbane” e dei servizi pubblici al servizio della collettività, sviluppando non soltanto le infrastrutture materiali della città, ma puntando sull’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica.
Il convegno che si è tenuto a Centro Culturale San Gaetano è stato aperto dal vicepresidente di Ance Veneto Giovani, Matteo Corazza che ha auspicato “un Rinascimento per le nostre città nella consapevolezza che lo sviluppo urbanistico oggi deve saper mettere insieme riqualificazione, aspetti sociali ed infrastrutture”.