Home Nazionale Mps: cda, banca allo stato non sarà parte civile contro Profumo e Viola (2)

Mps: cda, banca allo stato non sarà parte civile contro Profumo e Viola (2)

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(AdnKronos) – Il Cda nell’orientare le proprie valutazioni ha considerato in particolare che il dibattimento “che seguirà al rinvio a giudizio costituisce la sede appropriata per una verifica in contraddittorio con gli interessati della condotta dei vertici aziendali in relazione ad una vicenda (quella della contabilizzazione delle operazioni Alexandria e Santorini) che riguarda il passato della Banca e che, alla luce delle transazioni stipulate dagli amministratori oggi non più in carica con Nomura e Deutsche Bank, non ha riflessi attuali sui bilanci della Banca”; la Banca, peraltro, “è coinvolta nel procedimento penale in questione in veste di responsabile civile e di responsabile ai sensi del D.Lgs. n.231/2001. Si tratta, quest’ultima, di una posizione processuale che, in passato, ha condotto lo stesso Tribunale di Milano ad escludere la possibilità di assumere anche la posizione di parte civile. La Banca, dunque, potrà monitorare l’andamento del dibattimento, raccogliendo ogni utile elemento di giudizio, e, nel contempo, svolgere le proprie argomentazioni a prioritaria tutela del proprio patrimonio”.
Inoltre, rileva l’istituto bancario, “eventuali elementi che dovessero emergere dall’istruttoria dibattimentale e/o dalle autonome verifiche già disposte di propria iniziativa dalla Banca ed attualmente in corso, tali da condurre a ravvisare profili di responsabilità degli imputati (oltre a profili di danno effettivamente misurabili in capo alla Banca), potranno essere utilizzati per proporre all’assemblea degli azionisti l’avvio di eventuali iniziative risarcitorie in sede civile nei confronti degli imputati”.
La Banca, comunque, “si riserva di esperire qualunque azione a tutela del proprio patrimonio e dei propri interessi. La delibera ed il presente comunicato “sono stati adottati ed approvati dal Cda all’unanimità. A garanzia dell’integrità del processo decisionale non hanno partecipato al voto i soli consiglieri che avevano ricoperto, con ruoli non esecutivi, la carica di amministratori della Banca in occasione dell’approvazione della relazione semestrale 2015”.