Home Nazionale Migranti: Rampelli, no altri immigrati a Roma e provincia (2)

Migranti: Rampelli, no altri immigrati a Roma e provincia (2)

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(AdnKronos) – “Ribadiamo -prosegue Rampelli- che l’unica strada percorribile per dare una svolta alla gestione del flusso di stranieri senza permesso è quella di fatto praticata dagli altri paesi europei e occidentali, quella del respingimento. Non accettare una distribuzione delle quote di irregolari (e non soltanto di profughi) significa ‘respingere’, corrisponde a erigere i muri dell’Ungheria, della Serbia o degli Usa, non c’è differenza. Nel nostro caso le frontiere non sono terrestri e si possono analogamente proteggere solo con il pattugliamento del confine con le acque territoriali libiche da parte della nostra flotta e contestualmente stipulando accordi con il governo di Tripoli per riportare indietro o trasferire sulle motovedette libiche i clandestini”.
“Il ‘blocco’ viene attuato in tutti i paesi del mondo, con il divieto d’ingresso senza permesso di soggiorno, con i confini pattugliati dagli eserciti, con i respingimenti navali, con lo scoraggiamento a partire per chi non ha avanzato una specifica richiesta. Non pare giusto, dopo tante polemiche, invece che attivare procedure alternative all’andazzo fin qui perseguito far decidere alla Cei dove collocare gli immigrati sul territorio nazionale. È giusto concretizzare il blocco navale che fu attuato da Prodi e Napolitano nel 1997, perché perfino loro si resero conto che era l’unico rimedio per scongiurare il trasferimento di decine di migliaia di albanesi sulle coste adriatiche”, conclude il vicepresidente della Camera.