Palermo, 20 ago. (AdnKronos) – “Facciamo nostra la frase di Papa Francesco: non muri ma porti. Non chiudiamo il cuore a chi ci porge la mano e ci chiede aiuto. Ricordiamoci che siamo tutti stranieri in terra straniera”. A dirlo è stato il missionario laico Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità di Palermo, da dove stamani è partito un messaggio di accoglienza e solidarietà. Nella chiesa ‘Casa di preghiera per tutti i popoli’ dentro la Missione stamani un momento di riflessione con protagonisti i bambini. In una grande barca di cartone tanti bimbi di vari Paesi con i volti un po’ tristi: sono stanchi, vengono da un lungo viaggio e Fratel Biagio è accanto a loro ma fuori dalla barca. a loro che chiedono cibo, acqua e vestiti il missionario laico risponde ‘Ospitiamoli’.
“Dovremmo vivere tutti come fratelli – dice Biagio Conte – Dobbiamo comprendere che siamo tutti nella stessa barca anche noi italiani ed europei. Siamo tutti bisognosi di aiuto”. Quello di stamani è stato il secondo appuntamento del ciclo di incontri in vista dalla visita di Papa Francesco nella Missione, in programma il 15 settembre, per condividere il pranzo con gli ultimi.