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Logotel: umani, robot e intelligenza artificiale su Weconomy 12 (3)

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(AdnKronos) – Cristina Favini, strategist, manager of design di Logotel e responsabile del progetto Weconomy, ricorda come ci sia la necessità “di tornare a farci delle domande scomode per capire in profondità gli impatti e la posizione da prendere in merito a queste nuove tecnologie, per capire cosa le macchine possono fare o, meglio ancora, non fare. Perché quello che non fanno esalta il nostro modo di essere persone. Invece di cimentarci in una perdente corsa contro le macchine, investiamo in una collaborazione con loro, nella quale il ‘fattore umano’ viene allenato, sviluppato e valorizzato”.
Del resto, come afferma Massimo Temporelli (presidente e co-founder di The FabLab), “la nostra specie è il risultato di una riuscita coevoluzione dinamica e in continuo mutamento tra il nostro organismo, la biologia e la tecnologia, tra natura e cultura”. Secondo l’autore infatti: “La tecnologia è umanizzante. Per questo i robot e le Ai non solo non devono farci paura ma devono essere accolte con attento entusiasmo”. Per ottenere dei risultati concreti e positivi comunque, sottolinea ancora Cristina Favini, “servirà sempre più investire su nuovi modelli di formazione e apprendimento che insegnino non le soluzioni ma a risolvere problemi”.
Da marzo il Quaderno Robot – L’automazione è collaborativa? è scaricabile dal sito www.weconomy.it che è stato completamente riprogettato e dove è ora possibile, non solo leggere i contenuti, ma anche ascoltarli. Il quaderno è disponibile in italiano, inglese e presto anche in francese (file .pdf, licenza Creative Commons). Stampato anche in versione cartacea, Robot – L’automazione è collaborativa? va ad arricchire il progetto editoriale ‘Making Weconomy’ di Logotel.