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Lavoro: Ance Veneto Giovani, caporalato presente anche in edilizia

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Padova, 24 lug. (AdnKronos) – “L’allarme lanciato da Cisl sul caporalato è reale e coinvolge anche l’edilizia. Lo dico rivolgendo un appello ai committenti: bisogna prestare la massima attenzione nell’affidare i lavori perché dietro a molte imprese edili che propongono prezzi fuori mercato si nascondono pratiche illegali come quelle segnalate dalla Cisl. Chiedo a tutti: “ma che lavoro può essere in grado di eseguire uno “schiavo” dell’edilizia? – Sono sicuro di come getta un solaio o una scala?” Non si può andare avanti così il modello non dev’essere pago poco, ma piuttosto affidarsi ad un’impresa con competenze e lavoratori preparati, formati e competenti. Questo rappresenta non un costo, ma un investimento”. Così il presidente di Ance Giovani del Veneto, Giovanni Prearo, commenta l’indagine della Cisl sul caporalato.
“Oggi il massimo ribasso – continua il Presidente Prearo – rischia di distogliere l’attenzione a chi si affidano i lavori. Infatti per frenare il fenomeno del caporalato serve responsabilità anche da parte del committente che non può pensare di affidare i lavori ad aziende che hanno un solo dipendente per realizzare un edificio o un capannone: siamo certi che qualcosa non funzionerà lungo il corso dei lavori, ma poi sarà troppo tardi ed arriveranno solo i conti e le multe da pagare. Ed il direttore dei lavori deve essere un professionista che sta in cantiere per controllare in modo minuzioso lo svolgimento dei lavori”.
“L’altro aspetto cruciale è quello della competenza e questo riguarda le imprese edili che devono tornare ad essere qualificate con professionisti all’altezza al loro interno. Al giorno d’oggi chi esercita il mestiere di imprenditore edile non deve solo saper fare, ma anche conoscere: se non ha le competenze non deve avere la possibilità di accedere a questa professione. Per evitare il dilagare del caporalato serve responsabilità, competenza ed una consapevolezza da parte del committente che se decide di costruire un’opera deve affidarsi ad un’azienda edile all’altezza dell’intervento”, sottolinea.
Il presidente di Ance Giovani del Veneto lancia, infine, un appello ai giovani: “negli anni si è costruito intorno a questo lavoro uno stereotipo negativo, invece, è una professione che offre molte opportunità e soprattutto in cui ci sono spazi per arrivare ad essere figure apicali. Il settore ha bisogno di giovani che lavorino attivamente nei cantieri, ma questo non significa non avere un lavoro ben retribuito e che richiede competenze. Oggi con le numerose innovazioni il nostro settore è un ambito in cui sperimentare e mettersi in gioco per questo invito ai giovani a non sottovalutare il lavoro nel settore edile”.