Home Nazionale Editoria: Razzante, no muro contro muro, Crimi discuta con tutti

Editoria: Razzante, no muro contro muro, Crimi discuta con tutti

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Milano, 6 lug. (AdnKronos) – Se da un lato è corretto il tema che pone il sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi, in relazione ai finanziamenti all’editoria, dall’altro è necessario aprire un tavolo attorno al quale siedano tutti gli attori della filiera, per ripensare il settore, evitando il muro contro muro. Lo sottolinea con l’AdnKronos Ruben Razzante, professore di Diritto dell’Informazione all’Università Cattolica di Milano. “Sono convinto di due cose: la prima è che bisogna rivedere i meccanismi di finanziamento all’editoria, e su questo ha profondamente ragione Crimi perché pone un problema rispetto al sostegno alla democrazia dell’informazione”.
“Mi spiego: il potere editoriale certamente e storicamente è condizionato in Italia da interessi extra-editoriali, questo è innegabile” afferma il professore, evidenziando che “dunque, il tentativo di rivedere i meccanismi di sostegno all’editoria lo reputo un fatto positivo. Cioè credo che ci sia la necessità di rivedere in che modo vengono erogati gli aiuti indiretti, perché gli aiuti diretti ormai dal 2012 sono stati di fatto azzerati. Da questo punto di vista è un tentativo di riflettere su come utilizzare meglio le risorse dello Stato e gli aiuti, gli incentivi e tutto il resto”. Quello del sottosegretario vuole essere, ad avviso di Razzante, “un contributo salutare alla riflessione su questi temi”. Va affrontata poi la questione legata alla rete:”bisogna riflettere sulla necessità di valorizzare l’informazione online di qualità, premiandola e rendendola riconoscibile in un mare magnum di informazioni in rete.
Poi, sul resto “sono convinto che sia sbagliato fare il muro contro muro, cioè pensare che i giornalisti abbiano degli interessi, gli editori abbiano degli interessi e i motori di ricerca pure. Bisogna trovare il modo di condividere una strategia nazionale per migliorare questa qualità dell’informazione”. Insomma, “Crimi pone un problema reale che prima non era stato posto da nessuno. Chiaramente non può decidere da solo ma non credo nemmeno che lo voglia fare. Ma se incontra tutte le parti coinvolte in tutta la filiera e con loro individua soluzioni che non penalizzano il lavoro di nessuno può andare a beneficio dell’intera filiera. La soluzione finale – conclude Razzante – va condivisa con le parti in causa”.