Milano, 7 ago. (AdnKronos) – “Il Decreto Dignità ha parificato la disciplina della somministrazione a quella del tempo determinato facendo venir meno quasi completamente la diversità dei due contratti, con il risultato di creare confusione nel mercato della somministrazione”. Lo evidenzia Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis e presidente di Assosomm nel giorno della approvazione in Senato del decreto.
“Ma, la quasi totale sovrapposizione della disciplina del rapporto di lavoro a termine con quello della somministrazione, all’interno del Decreto Dignità, procura effetti ai limiti del paradosso quale quello di ridimensionamenti dell’occupazione” sottolinea. “La dignità nel mercato del lavoro deve essere garantita aumentando la capacità dei lavoratori di essere inseriti costantemente – e regolarmente – in nuove realtà aziendali. Il nostro Governo, invece, approva di fatto una norma che – chiosa – limita l’utilizzo della somministrazione”.
Invece, fa notare, “in Francia viene approvata una norma per aiutare i lavoratori a essere parte attiva di una società di competenze e non di posti fissi. Il Decreto Dignità non dovrebbe favorire e tutelare il lavoro? Auspichiamo che nei fatti il decreto raggiunga lo scopo dichiarato di incentivare l’occupazione e non porti invece ad un turnover sregolato”.