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Disoccupazione risale, al 10,9%

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Roma, 31 lug. (AdnKronos) – Da un lato aumentano i contratti a termine, dall’altro torna a salire la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. E’ quanto rileva l’Istat nelle analisi provvisorie presentate oggi. Secondo l’istituto di statistica a giugno la disoccupazione è aumentata attestandosi al 10,9%, in crescita di 0,2 punti percentuali su maggio, mentre la disoccupazione giovanile, in salita di 0,5 punti percentuali, si è fermata al 32,6%.
Per quanto riguarda i contratti a termine, l’occupazione è aumentata sia a livello congiunturale che tendenziale: a giugno infatti sono stati 16mila in più i lavoratori a termine rispetto al mese precedente, 394 mila in più invece rispetto al giugno 2017. In calo invece i lavoratori stabili: -56mila rispetto a maggio scorso e – 83mila su anno.
OCCUPAZIONE – A giugno 2018, dopo tre mesi di crescita – rileva l’Istat – la stima degli occupati registra un calo dello 0,2% rispetto a maggio, pari a -49 mila lavoratori. Il tasso di occupazione scende al 58,7%, giù dello 0,1 punti percentuali. La diminuzione congiunturale coinvolge soprattutto gli uomini, -42 mila, e le persone di 35 anni o più, -56 mila. Nell’ultimo mese calano in misura più contenuta tra i lavoratori stabili quelli indipendenti (-9 mila). Sale invece la voglia di lavorare: la stima di quanti sono in cerca di occupazione a giugno infatti registra un aumento del +2,1%, +60 mila persone.
Su base annua, invece, prosegue la crescita occupazionale del +1,4% (+330 mila) L’espansione interessa uomini e donne e si concentra tra i lavoratori a termine (+394 mila), in lieve ripresa anche gli indipendenti (+19 mila), mentre calano i dipendenti permanenti (-83 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+355 mila) e i 15-34enni (+119 mila) mentre calano gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-145 mila). Al netto della componente demografica si registra un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età.
INATTIVI – Prosegue inoltre, sempre a giugno, il calo della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,2%, -27 mila). La flessione – rileva l’Istat – riguarda principalmente le donne (-23 mila) e si distribuisce tra i 15-49enni. Il tasso di inattività cala così al 33,9% (-0,1 punti percentuali).