Milano, 28 feb. (AdnKronos) – Il rapporto fra debito pubblico e Prodotto interno lordo italiano “si è incanalato in un percorso virtuoso di riduzione. L’importante per il prossimo governo sarà non rompere questo trend: è imprescindibile e fondamentale che il rapporto debito/Pil continui a scendere”. E’ quanto afferma Andrea Monticini, professore di Econometria alla Facoltà di Scienze bancarie e assicurative dell’Università Cattolica di Milano, contattato dall’Adnkronos.
Per Monticini la riduzione del debito pubblico è prioritaria per l’esecutivo che emergerà dal voto di domenica prossima, soprattutto in vista della riduzione del Quantitative easing della Bce e delle trattative per una maggiore integrazione della Ue. Una priorità evocata anche dal consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in un’intervista al quotidiano economico tedesco Handelsblatt.
Nel medio periodo un aumento dei tassi di interesse nell’eurozona è “fisiologico”, spiega l’economista. Nell’immediato l’Italia “non si rischia una crisi dello spread come nel 2011. La Ue è più pronta e la Bce ha gli strumenti per agire”.