Home Nazionale Chimica, accordo tra parti sociali per favorire ricambio generazionale

Chimica, accordo tra parti sociali per favorire ricambio generazionale

0

Roma, 15 feb. (Labitalia) – Farmindustria, Federchimica e organizzazioni Sindacali (Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil) hanno trovato la soluzione per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di molti giovani garantendo responsabilmente il ricambio generazionale e l’invecchiamento attivo dei lavoratori.
È questo l’obiettivo dell’avviso comune che è stato siglato, dando seguito al percorso previsto dal ‘Patto per innovazione, produttività, occupabilità e responsabilità sociale’ firmato il 17 ottobre 2017 e in coerenza con quanto previsto dal ccnl in tema di welfare contrattuale, bilanciamento delle esigenze lavorative/professionali, formazione, sostegno al reddito.
Il progetto riguarda l’istituzione di un Fondo bilaterale di solidarietà, attivato su scelta volontaria dei lavoratori e imprese del settore, gestito dall’Inps a seguito della pubblicazione del decreto istitutivo da parte dei ministeri del Lavoro e dell’Economia.
Il Fondo, primo in Italia per il suo genere, prevede prestazioni cumulabili tra loro e riguardanti tutti i lavoratori, compresi i dirigenti, al fine di: erogare un assegno straordinario per il sostegno al reddito ai lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi cinque anni; assicurare ai lavoratori prestazioni ulteriori, rispetto a quelle previste dalla legge, in caso di cessazione volontaria del rapporto di lavoro; contribuire al finanziamento di programmi formativi di riconversione o riqualificazione professionale.
“Ancora una volta le associazioni di categoria -si legge in una nota congiunta di Farmindustria, Federchimica, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil- e i sindacati dei settori chimico e farmaceutico presentano una proposta fortemente innovativa, che conferma la qualità del sistema delle relazioni industriali. L’istituzione del Fondo rappresenta, infatti, un altro importante tassello per la tutela dei lavoratori e per rendere il settore sempre più innovativo e competitivo a livello internazionale in uno scenario di veloci e profonde evoluzioni tecnologiche e scientifiche”.
“Un approccio socialmente responsabile, dettato non da situazioni contingenti di crisi, ma dalla consapevolezza che servono strumenti concreti per affrontare i rapidi cambiamenti che la rivoluzione digitale e tecnologica impone, con l’inserimento di nuove figure professionali e di nuove competenze”, conclude la nota.