Home Nazionale Alimenti: per donne over 70 broccoli ‘scudo’ salva-arterie

Alimenti: per donne over 70 broccoli ‘scudo’ salva-arterie

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Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) – Dieta ‘green’ amica del cuore delle donne. Mangiare verdure in abbondanza, specie se si prediligono crucifere come broccoli, cavolfiori, cavoli e cavolini di Bruxelles, protegge le over 70 dall’aterosclerosi delle carotidi. A ‘fotografare’ l’effetto scudo del menù ‘verde’ è uno studio dell’University of Western Australia a Crawley, pubblicato sul ‘Journal of the American Heart Association’. Fra le verdure, le più efficaci sarebbero proprio le crucifere.
“Il nostro è uno dei pochi studi – spiega Lauren Blekkenhorst, responsabile della ricerca – ad aver esplorato il potenziale impatto di diversi varie tipi di vegetali sull’aterosclerosi subclinica, condizione all’origine della patologia cardiovascolare”. Il team ha distribuito questionari alimentari a 954 donne australiane over 70, che hanno dovuto classificare il proprio consumo di verdure da un range ‘non mangio mai vegetali’ a ‘li porto in tavola tre o più volte al giorno’. Tra i vegetali inclusi nella ricerca: crucifere, alliacee (cipolle, aglio, porri e scalogno), verdure a foglia gialla/arancio/rossa e legumi. Le anziane sono state sottoposte a esami per misurare lo spessore della parete carotidea e determinare la presenza e gravità delle placche.
Ebbene, i ricercatori hanno rilevato una differenza media di spessore parietale della carotide di 0,05 mm tra quelle a basso e quelle a più alto consumo di vegetali. “Un risultato significativo, dal momento che una riduzione di spessore parietale di 0,1 mm è stata associata a una riduzione dal 10 al 18% del rischio di ictus e di infarto”, sottolinea Blekkenhorst. In più ogni 10 grammi in più di crucifere al dì è associato a un’ulteriore riduzione dello spessore delle pareti carotidee (in media dello 0,8%). Un fenomeno esclusivo per le crucifere.
Insomma, i ricercatori non hanno dubbi. Anche dopo aver tenuto conto di elementi come stile di vita, fattori di rischio cardiovascolari (compreso l’uso di farmaci) e stile alimentare, “i nostri risultati suggeriscono un effetto protettivo delle crucifere sullo spessore della parete carotidea”, conclude la studiosa.