(AdnKronos) – (Adnkronos) – “La riforma – ricapitola Manuela Lanzarin – cambia la ‘governance’ delle Ater, affidandola ad un comitato di gestione composto da tre membri; interviene sui criteri di assegnazione dando priorità a chi abita in Veneto da almeno cinque anni (anche non continuativi), agli anziani, ai giovani, alle nuove coppie, ai genitori soli con figli minori, ai nuclei con disabili e alle donne vittime di violenza”.
E, ancora, “introduce contratti di affitto a termine (cinque anni, rinnovabili), la verifica dell’effettiva situazione economica degli assegnatori (soglia massima di Isee per l’Erp è 20 mila euro) e il canone di locazione ‘sopportabile’, parametrato cioè alle possibilità economiche degli assegnatari ma anche ai costi di gestione e manutenzione sostenuti dall’Azienda pubblica. Il canone minimo sale, pertanto, a 40 euro al mese”.
“Le case Erp – garantisce l’assessore – sono e restano un patrimonio sociale: eventuali inquilini ‘incapienti’ saranno aiutati a pagare il canone minimo dai servizi sociali dei Comuni e dal Fondo di solidarietà alimentato da Ater e Regione. Non è vero che questa legge abbia modificato la natura delle Ater privilegiando criteri economicisti”.