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Vaccini: Washington Post, non causano autismo

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Roma, 13 gen. (AdnKronos Salute) – L’apertura del presidente eletto Donald Trump all’antivax Robert F. Kennedy Jr. continua a suscitare polemiche in Usa, e preoccupazioni fra i medici. Tanto che oggi il ‘Washington Post’ ribadisce in un editoriale che i vaccini non causano l’autismo. Dopo l’annuncio di Kennedy Jr., a cui Trump avrebbe chiesto di guidare un nuovo panel sulla sicurezza dei vaccinazioni infantili, il transition team del presidente eletto si è affrettato a correggere il tiro. Trump, “ci hanno detto, sta esplorando solo la possibilità di formare una commissione governativa sull’autismo”. Ma anche così, Trump “dà nuova vita a teorie del complotto che legano l’autismo ai vaccini. Cosa che, a sua volta, mette in pericolo la vita dei bambini”.
Trump ha incontrato martedì Kennedy, avversario di lunga data delle leggi sulla vaccinazione obbligatoria. L’incontro nella Trump Tower, che secondo Kennedy è stato chiesto proprio dal presidente eletto, “ha causato preoccupazione immediata e comprensibile nella comunità medica”, scrive il ‘Post’. “Conferisce un quasi-legittimità che francamente trovo spaventosa,” afferma William Schaffner, professore di medicina preventiva e malattie infettive presso la Vanderbilt University, al ‘New York Times’.
Le teorie sul legame tra i vaccini e malattie come l’autismo “sono state completamente screditate in numerosi studi scientifici che hanno stabilito – senza alcun dubbio – la sicurezza dei vaccini”, continua il ‘Washington Post’.
Eppure Trump, a 10 giorni di distanza dal giuramento, pensava che questo tema fosse “abbastanza importante per incontrare uno dei principali fautori di teorie del complotto sui vaccini”. Una persone che, tra l’altro, ha una laurea in legge, “non in medicina”. Il giornale ricorda un tweet del 2012 in cui Trump “tradiva una ignorante diffidenza” nei confronti dei vaccini.
Se Trump vuole rendere la lotta all’autismo una priorità, “dovrebbe essere applaudito”, ma “deve farlo in modo responsabile”, si legge su ‘Washington Post’. “Gli esperti gli diranno che la diagnosi di autismo è più diffusa che in passato non perché vi è una ‘epidemia’, come ha affermato una volta, ma perché la definizione di disordini dello spettro autistico è diventata più inclusiva. E gli assicureranno che non c’è alcuna connessione con i vaccini. Metterà a rischio la salute di milioni di bambini se ventila dubbi sulla sicurezza dei vaccini”, conclude il quotidiano statunitense.