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Torino, chiesto indennizzo per vittime Talidomide nate prima del 1958

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Torino, 27 ott. – (Adnkronos Salute) – Consentire anche alle vittime del Talidomide nate prima del 1958 di poter beneficiare dell’indennizzo previsto dal ministero della Salute per tutti i soggetti che presentano malformazioni compatibili con la sindrome legata al farmaco che, prima che se ne scoprisse la pericolosità per il feto, veniva somministrato tra gli anni ’50 e ’60 alle donne in gravidanza per contrastare le nausee. L’indennizzo, già riconosciuto ai nati dal 1959 al 1965, la scorsa settimana è stato esteso con un decreto a firma del ministro Beatrice Lorenzin anche ai nati dal 1958 al 1966.
All’obiettivo di veder risarciti anche coloro che sono nati prima dei termini fissati dalla legge, sta lavorando lo studio legale torinese Ambrosio e Commodo, che sta seguendo il caso di una signora nata nel 1954 con una malformazione riconducibile al farmaco per la quale ha chiesto la rendita vitalizia. “Nonostante il ministero abbia esteso le date di chi può accedere all’indennizzo – spiegano Renato Ambrosio, Stefano Bertone e Gino Arnone – sono molti ancora quelli esclusi a cui vogliamo dare una possibilità. Si calcola, infatti, che la somministrazione del farmaco sia cominciata nel secondo dopoguerra e proseguita fino a metà degli anni ’60”.
“La nostra assistita dovrà ora sottoporsi a una perizia medico legale e a un’indagine genetica che attesti che la malformazione di cui soffre è riconducibile al Talidomide. Non abbiamo la sicurezza del risultato ma è comunque una possibilità che vogliamo offrire a chi pensava di non poterne più avere”, concludono i legali.