Home Nazionale Territorialità e sostenibilità, il ‘Manifesto’ degli agronomi

Territorialità e sostenibilità, il ‘Manifesto’ degli agronomi

0

Perugia, 10 lug. (Labitalia) – Territorialità, sostenibilità, resilienza. Sono queste alcune delle parole chiave del ‘Manifesto per una professione innovativa e sostenibile’, presentato a Perugia dal Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali in occasione del XIV congresso nazionale, che si è svolto nel capoluogo umbro (con una work experience tra emergenza e ricostruzione a Norcia). A conclusione dei lavori che hanno visto arrivare in Umbria oltre 600 dottori agronomi e forestali da tutta Italia, per una fitta serie di incontri, approfondimenti e tavole rotonde, il ‘Manifesto’ sintetizza in 10 punti-chiave gli elementi considerati imprescindibili per il futuro della professione, nel segno della sostenibilità e della tutela del territorio del nostro Paese.
Ecco allora la necessità di “pianificare modelli organizzativi che incidano attivamente sulla valorizzazione degli ecosistemi a tutela della biodiversità”, l’importanza della “conoscenza delle componenti naturali e degli ecosistemi” come “migliore strategia per le politiche di prevenzione dai disastri”, e della “valorizzazione della tradizione e dell’identità dei territori quale elemento di promozione dello sviluppo delle aree interne”.
Tra le parole-guida anche #Premialità, cioè l’incentivazione “dei comportamenti virtuosi nei confronti della gestione produttiva sostenibile”, e #Armonia (dei saperi diversi), quindi azioni sinergiche su molteplici piani grazie alla collaborazione di diversi punti di vista. Più di un’indicazione anche per i dottori agronomi e forestali del futuro: diventa sempre più fondamentale “#Sapere per Fare: lo studio e la formazione sono gli elementi qualificanti del professionista”, e lavorare come categoria per il “#Welfare integrato: garantire servizi ai professionisti a supporto della loro attività”.