Home Nazionale Strage Erba: Cassazione accoglie ricorso Olindo e Rosa, nuovi esami/Adnkronos

Strage Erba: Cassazione accoglie ricorso Olindo e Rosa, nuovi esami/Adnkronos

0

Milano, 6 apr. (AdnKronos) – La prima sezione della Cassazione annulla con rinvio, per nuovo esame, l’ordinanza con la quale la corte d’Appello di Brescia aveva dichiarato inammissibile la richiesta di incidente probatorio su sette nuovi elementi di prova avanzata dai coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di
Erba. L’11 dicembre 2006 morirono, sotto i colpi di spranga e coltello, Raffaella Castagna, il figlio di due anni Youssef, la nonna del piccolo Paola Galli e una vicina di casa, Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio (morto nel settembre 2014, ndr) , restò ferito gravemente. La sua testimonianza fu centrale per la condanna definitiva.
Bisognerà attendere il deposito delle motivazioni per capire quali siano i vizi riscontrati dalla Suprema Corte nell’ordinanza dei giudici di merito e quali siano dunque i punti da chiarire con la nuova valutazione sulla richiesta di incidente probatorio. I giudici di Brescia dovranno rivalutare le prove indicate dalla difesa, tra cui un capello castano chiaro di dieci centimetri trovato sulla felpa di Youssef, un accendino ritrovato sul pianerottolo dell’appartamento, un mazzo di chiavi, il giubbotto della Cherubini, il telefono di Raffaella Castagna. Viene chiesto l’incidente probatorio anche su tracce di sangue e impronte, mai attribuite, e ora analizzabili con tecniche moderne. Una vittoria per la difesa dei Romani, diversi i commenti delle famiglie delle vittime.
“Siamo soddisfatti, ovviamente era il risultato che ci aspettavamo”, commenta all’Adnkronos l’avvocato Fabio Schembri, uno dei difensori insieme a Nico D’Ascola e Luisa Bordeaux. Dopo il no dei giudici di Brescia alla richiesta avanzata nell’aprile 2016 – in vista di una richiesta di revisione del processo – ora si va verso l’analisi di “reperti importantissimi mai esaminati prima” che potrebbero riaprire il caso, perché nelle confessioni di Olindo e Rosa “ci sono ben 384 contraddizioni rispetto alla realtà dei fatti che risulta da prove oggettive e accertate”. Condannati in via definitiva all’ergastolo con tre anni di isolamento diurno, Olindo è detenuto nel carcere di Opera e Rosa a Bollate.