Palermo, 25 ago. (AdnKronos) – “Quando abbiamo pensato al ‘modello Palermo’ pensavamo di costruire un laboratorio che poi avremmo replicato alle regionali e che ci sarebbe tornato utile anche alle politiche perché vogliamo costruire una coalizione di centrosinistra”. A dirlo all’Adnkronos è il sottosegretario alla Salute, Davide Farone, a proposito delle alleanze dentro il centrosinistra in vista elezioni del 5 novembre in Sicilia. Un campo largo, che ha come big sponsor proprio il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ma che nelle ultime ore ha incontrato le resistenze dei bersaniani e di Si, che dicono ‘no’ all’intesa con gli uomini del ministro degli Esteri. “Mi sembrano attacchi strumentali” dice adesso il renziano riferendosi alla posizione di Mdp e Si.
“Hanno sempre attaccato Renzi accusandolo di immaginare un Pd autoreferenziale, che non pensava a costruire alleanze con altre forze politiche – aggiunge Faraone -. Oggi che Renzi e il Pd decidono di mettere a disposizione la propria forza a supporto di un’esperienza civica, ci attaccano perché lo facciamo. Mi sembra tutto molto strumentale”. Davanti al nome del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, proposto dal sindaco Orlando, come candidato governatore e “accettato dalla sinistra che governa con noi a Roma” il Pd “ha messo da parte ambizioni di partito e abbiamo deciso di sostenerlo. Oggi bisogna proseguire su questa strada. Ci saranno tutti i passaggi che si devono fare dentro gli organismi di partito, lunedì Raciti (il segretario dem siciliano, ndr) ha convocato la segreteria regionale, ma il gruppo dirigente siciliano condivide questo percorso”.