Palermo, 22 feb. (AdnKronos) – L’ex deputato regionale siciliano Rudy Maira è stato assolto dall’accusa di evasione fiscale. Il parlamentare era finito sotto inchiesta nel febbraio del 2013 quando scattò una perquisizione della Guardia di finanza e della polizia nel suo studio e a casa. Oggi è arrivata la sentenza: innocente perché “i fatti contestati non costituiscono reato”. Ad annunciarlo è lo stesso Maira, che ricostruisce quei giorni. “Grande clamore pubblico e trambusto in studio con i clienti – dice -. Controllo di tutti i fascicoli di studio, dei conti bancari e della situazione economica finanziaria per presunta evasione fiscale di alcuni milioni di euro”. Furono sequestrati i beni della famiglia e fu bloccata di fatto ogni attività bancaria.
“Ho deciso, seguendo la mia indole e la mia professione di avvocato – dice oggi Maira -, di non protestare, di evitare proclami e dichiarazioni e di difendermi, in silenzio, nel processo e non contro il processo con un lungo dibattimento, sentendo 50 testi, affidandomi ai miei avvocati ed alla competenza del giudice”. Il processo, “chiarita la applicabilità delle norme”, ha dimostrato che “non ho commesso alcun reato e gli accertamenti della Guardia di finanza hanno, comunque, dimostrato che tutti i movimenti economici operati in tutti questi anni sono stati tutti di natura professionale e non di provenienza illecita ovvero oscura. Per intenderci: niente tangenti e ruberie varie” puntualizza.
Così su richiesta del pm è arrivata l’assoluzione con il dissequestro dei beni, ma con “un prezzo altissimo sul piano personale, umano, professionale e politico”.