Home Nazionale Sicilia: Crocetta, se si candida Grasso sarò il suo primo sostenitore (2)

Sicilia: Crocetta, se si candida Grasso sarò il suo primo sostenitore (2)

0

(AdnKronos) – “Ma non solo di me, ma che avesse quell’idea della vita e quei pregiudizi su quelle minoranze per le quali mi sono battuto e continuo a battermi – dice ancora Rosario Crocetta – Nulla di personale e nulla di politico. La politica ci potrebbe entrare solo se una coalizione democratica e progressista potesse avere al suo interno posizioni culturali oscurantiste, non compatibili con una politica progressista”. E ancora: “Ovviamente l’assessore non si riconoscerà in questo ritratto, me ne rendo conto, ma purtroppo quel ritratto viene fuori da conversazioni che dovevano essere private e purtroppo sono diventate pubbliche”.
“Andiamo alla vicenda politica – aggiunge Crocetta -Non ho mai chiesto ai centristi di lasciare il governo e a nessuno degli alleati ho mai detto che la condizione per rimanere al governo, fosse la mia ricandidatura. Ho sempre ritenuto che la coalizione dovesse, dopo le amministrative di Palermo, cominciare a discutere della nuova candidatura unitaria del presidente della Regione e ho sempre rassicurato gli alleati a partire dal segretario del PD Raciti, che non ci sarebbe stata da parte mia una sorta di verifica di fedeltà a Rosario Crocetta, per continuare l’esperienza di governo”.
“Devo dire con altrettanta chiarezza che già da diversi mesi i centristi di D’Alia hanno più volte manifestato l’idea di non volermi sostenere alle prossime elezioni e persino di rivendicare una loro candidatura – dice sempre Crocetta – Lo hanno fatto anche altri alleati della coalizione e persino del Pd. A nessuno di loro ho chiesto, come avrebbe fatto chiunque, una dichiarazione di fedeltà. Ho sempre dato la mia disponibilità a discutere affinché si arrivasse a una candidatura unitaria, ritenendo però legittimo che il presidente uscente potesse rivendicare il diritto a proporre anche la propria candidatura, per il grande lavoro svolto in questi anni. L’uscita dei centristi dal governo non è una presa di distanza nei miei confronti, che già c’è stata da tempo, ma un volere tenere le mani libere rispetto al Pd e alla coalizione di centro sinistra, come dire o il prossimo presidente è espressione dei centristi, oppure non si fa nulla”.