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Sanità: Iss, calo donatori sangue, -40mila in 2016 rispetto al 2015

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Roma, 19 mag. (AdnKronos Salute) – Nel 2016 sono stati registrati circa un milione e 688mila donatori di sangue, una cifra in calo di 40mila unità rispetto all’anno precedente e che è anche la più bassa dal 2011. A rilevarlo sono i numeri elaborati dal Centro nazionale sangue, presentati durante la Consultazione plenaria del Sistema sangue, che ha riunito a Roma rappresentanti delle associazioni di volontariato e delle istituzioni. Il sistema sangue italiano ‘tiene’ – rassicurano gli esperti del Centro nazionale – ma inizia a dare qualche segnale di logoramento, a partire da un calo dei donatori fisiologico per l’invecchiamento della popolazione, che richiede un rilancio delle donazioni soprattutto fra i giovani.
“A garantire l’autosufficienza nazionale – sottolinea il direttore del Cns Giancarlo Maria Liumbruno – è soprattutto il meccanismo di compensazione che prevede che Regioni che raccolgono più sangue del fabbisogno lo cedano a chi è in crisi. A contribuire maggiormente sono state nel 2016 Piemonte (32%), Veneto (16%), Friuli-Venezia Giulia (13%), Lombardia (12%), provincia autonoma di Trento (8%), Emilia-Romagna (4%), Campania, Valle d’Aosta e provincia autonoma di Bolzano (circa 2% ognuna).
“In alcune regioni periodicamente è necessario ricorrere a questo meccanismo – aggiunge Liumbruno – La Sardegna, ad esempio, ha un’ottima raccolta, ma non è autosufficiente perché ha molti pazienti talassemici, che necessitano di molto sangue per le terapie. Per questo è importante che tutte le Regioni cerchino di contribuire il più possibile al sistema di compensazione nazionale e che incrementino la raccolta, anche aumentando la ricettività dei servizi trasfusionali”.
Anche le donazioni di plasma – avvisa il Centro nazionale sangue- sono in calo di circa il 5%, anche se la quantità inviata alle industrie di lavorazione nel 2016 è maggiore perché è aumentato il volume raccolto per ogni singola donazione. A fronte del calo della donazione si registra invece un aumento del numero di pazienti trasfusi, circa 660mila nel 2016 (+3,7%), anche se la quantità di sangue trasfuso è in leggero calo, per l’adozione delle tecniche di ‘Patient Blood Management’, che permettono un risparmio della risorsa.
Oltre alle Istituzioni anche le associazioni di volontariato si mobilitano per ‘ringiovanire’ i donatori con una serie di iniziative per coinvolgere le nuove generazioni, come quella del prossimo 14 giugno in occasione della Giornata mondiale sulla donazione proclamata dall’Oms, nel corso della quale le principali associazioni con il ministro della Salute hanno programmato un convegno con rappresentanti del ministero dell’Istruzione e del Coni per portare avanti la collaborazione con il mondo della scuola e dello sport. “Le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue hanno il compito di coinvolgere i cittadini su un tema che interessa tutta la collettività – dichiara il Civis (Coordinamento interassociativo volontariato italiano sangue) – È indispensabile continuare l’attività di informazione e sensibilizzazione sulla donazione di sangue ed emocomponenti, in modo da favorire una sempre più ampia partecipazione”.