Home Nazionale Sanità: cosa fa il pediatra e come sceglierlo, il focus di Altroconsumo

Sanità: cosa fa il pediatra e come sceglierlo, il focus di Altroconsumo

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Roma, 20 mar. (AdnKronos Salute) – Come scegliere il pediatra, quali sono i suoi compiti e quali i diritti dei bambini stranieri. Altroconsumo, l’associazione per la tutela e difesa dei consumatori, in ‘Diritti in salute’ elenca e spiega tutto ciò che è opportuno sapere sulla prima figura, che incontriamo nella nostra vita, di collegamento tra il cittadino e il Servizio sanitario nazionale. Obiettivo del progetto ‘Diritti in salute’, nato dalla collaborazione tra Altroconsumo e Acu, associazione consumatori utenti, e finanziato dal ministero dello Sviluppo economico, è dare una risposta ai dubbi più comuni in materia sanitaria.
Ecco, in sintesi, le principali informazioni utili ai cittadini, negli approfondimenti dedicati al medico di fiducia impegnato nella prevenzione, cura e riabilitazione dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra 0 e 14 anni:
– CHI E’ IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA? E’ la prima figura di collegamento tra il cittadino e il Servizio sanitario nazionale che incontriamo nella nostra vita. E’ il medico di fiducia impegnato nella prevenzione, cura e riabilitazione dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra 0 e 14 anni: i bambini da 0 a 6 anni sono obbligatoriamente iscritti ad un pediatra di fiducia; i bambini da 6 a 14 anni possono indifferentemente essere iscritti ad un pediatra o ad un medico di famiglia. Si può scegliere di continuare ad avere il pediatra fino a 14 anni oppure passare con il medico di famiglia dei genitori dai 6 anni.
Gli adolescenti da 14 a 16 anni in particolari situazioni (come la presenza di patologie gravi o handicap documentato) possono continuare ad essere assistiti dal pediatra di fiducia, su richiesta del genitore e previa accettazione del medico medesimo. Al compimento dei 14 anni, sottolinea Altroconsumo, la revoca è automatica, pertanto il genitore deve recarsi nell’azienda sanitaria territoriale per iscrivere proprio figlio presso un medico di base.
– QUALI SONO I COMPITI DEL PEDIATRA? In generale il pediatra segue il bambino nella sua crescita; ne verifica lo sviluppo con visite periodiche; fornisce ai genitori informazioni sanitarie, in particolare sui corretti stili di vita e sulle vaccinazioni pediatriche; effettua le visite ambulatoriali in caso di malattia. Inoltre, può partecipare a progetti di educazione sanitaria formulati con l’azienda sanitaria territoriale.
Nello specifico, i compiti del pediatra sono: la presa in carico del neonato entro il primo mese di vita; le visite ambulatoriali e domiciliari a scopo diagnostico e terapeutico, comprese le prescrizioni farmaceutiche e diagnostiche; il consulto con lo specialista in sede ambulatoriale o domiciliare; l’accesso presso gli ambienti di ricovero in fase di accettazione, di degenza o dimissione del proprio paziente; le certificazioni ai fini dell’ammissione agli asili nido e della riammissione alla scuola materna, alla scuola dell’obbligo e alle scuole secondarie superiori, e ai fini dell’astensione dal lavoro del genitore a seguito di malattia del bambino; la certificazione di stato di buona salute per lo svolgimento di attività sportive non agonistiche a seguito di richiesta dell’autorità scolastica competente; richiesta di indagini specialistiche, proposte di ricovero e di cure termali; osservanza e rilevazioni di reazioni indesiderate post-vaccinali.
– QUANTI PAZIENTI PUO’ AVERE UN PEDIATRA? Di regola non più di 800. Possono essere però concesse deroghe in relazione a particolari situazioni locali, come avviene nel caso in cui in una zona non c’è disponibilità di altri pediatri, oppure quando in una famiglia arriva un nuovo bambino.
– QUANDO RICEVE IL PEDIATRA? Lo studio del pediatra deve essere aperto per 5 giorni alla settimana, secondo i seguenti criteri: preferibilmente dal lunedì al venerdì, con previsione di apertura per almeno due fasce pomeridiane o mattutine alla settimana; rispettando un orario congruo in base al numero degli iscritti e comunque non inferiore a 5 ore settimanali fino a 250 assistiti, 10 ore settimanali da 251 a 500 assistiti e 15 ore settimanali da 501 a 840 assistiti. Se il numero di assistiti supera gli 840, le eventuali ulteriori aperture degli ambulatori sono definite da accordi regionali.
Nel caso in cui il bambino non possa recarsi in ambulatorio, aggiunge Altroconsumo, il genitore può chiedere una visita domiciliare che, se ritenuta necessaria da parte del pediatra, deve essere eseguita di norma nel corso della stessa giornata, se la richiesta avviene entro le ore 10. Se la richiesta giunge dopo le 10, la visita dovrà essere effettuata entro le ore 12 del giorno successivo.
– COME SCEGLIERLO? Alcune aziende sanitarie territoriali accettano, se l’iscrizione avviene immediatamente dopo la nascita, anche la sola autocertificazione del genitore che riporta i dati del bambino. La scelta del pediatra può essere effettuata negli Uffici scelta/revoca dell’Ast, fra tutti i pediatri iscritti negli elenchi relativi all’ambito territoriale di residenza che non abbiano superato il massimale individuale di assistiti.
– PRESTAZIONI, CERTIFICATI E VISITE: GRATIS E A PAGAMENTO. Il pediatra assicura le seguenti prestazioni a titolo gratuito: visite ambulatoriali e domiciliari a scopo preventivo, diagnostico o terapeutico; accesso alle aziende ospedaliere, per seguire più da vicino la degenza del paziente; prescrizione di farmaci; certificazioni obbligatorie ai fini della riammissione alla scuola dell’obbligo, agli asili nido, alla scuola materna o dell’astensione dal lavoro del genitore a seguito di malattia del bambino; richiesta di visite specialistiche, di analisi cliniche e di diagnostica strumentale; proposte di ricovero ospedaliero; aggiornamento di una scheda sanitaria pediatrica; prestazioni terapeutiche e diagnostiche (come medicazioni, rimozione punti, tampone faringeo); certificati per l’idoneità a eseguire attività non agonistiche in ambito scolastico; l’attivazione dell’assistenza domiciliare in caso di bambini non autosufficienti o appena dimessi dall’ospedale; la gestione dei rapporti con eventuali specialisti che seguono un suo paziente.
Alcune prestazioni e certificati medici sono a pagamento e il tariffario è esposto nell’ambulatorio: visite occasionali, fatte cioè a un bambino che non sia fra i propri assistiti; certificati diversi da quelli a carico del Ssn (come per palestra, piscina e per le assicurazioni); visite ambulatoriali e domiciliari, richieste ed eseguite fuori orario; esami diagnostici non previsti dagli accordi nazionali.
– E’ POSSIBILE REVOCARE O CAMBIARE PEDIATRA? Sì, senza darne motivazione il genitore può revocare la scelta del pediatra e richiederne un altro. La revoca, così come la scelta, va effettuata negli sportelli dell’Ast di competenza. Per revocare il pediatra, il genitore deve recarsi all’ufficio anagrafe del distretto sanitario di residenza e comunicare la nuova scelta, munito del libretto sanitario, senza motivare la revoca del medico.
– QUALI SONO I DIRITTI PER I BAMBINI STRANIERI? I bambini figli di genitori extracomunitari, senza permesso di soggiorno, hanno diritto al pediatra di libera scelta fino al compimento di 1 anno, e i genitori hanno diritto al permesso di soggiorno temporaneo nello stesso periodo. Per scegliere il pediatra di libera scelta per il bambino, conclude Altroconsumo, occorre un’autocertificazione da parte del genitore, che va presentata insieme a un suo documento, all’ufficio preposto del distretto sanitario.