(AdnKronos) – La Direzione di lunedì sarà allargata “anche a tutti i parlamentari e tutti i segretari provinciali. Almeno ci parliamo chiaramente, in faccia, di tutto”, scrive Renzi nella enews. Anche della questione congresso anticipato. ‘Colpa’ della minoranza, sostiene il segretario, se le assise non sono state anticipate: all’indomani del referendum furono i bersaniani a chiedere di “evitare la conta”, scrive Renzi. E poi “venti giorni dopo, colpo di scena, ci viene chiesto di fare primarie per ‘rendere contendibile la linea del partito’, altrimenti sarà scissione”.
“Scissione? E perché mai? Uno si domanda come si possa cambiare idea in venti giorni. Ma in nome della pace interna accettiamo anche le primarie. Quando diciamo di sì, ci viene comunicato – rigorosamente via interviste e via talk-show – che non bastano neanche le primarie”. Polemiche quotidiane, sottolinea, che “chi vota Pd non merita”.
Comunque, sottolinea il segretario, “noi siamo pronti a qualsiasi confronto pubblico e democratico che sia rispettoso delle regole e dello Statuto interno. Accettare le regole e il risultato di un congresso o delle primarie è il primo passo per rispettare una comunità; e come ci insegna la storia anche recente, non sempre è accaduto”.