Roma, 7 mar. (AdnKronos) – “Una casa divisa non può reggere. Unire l’Italia, unire il Pd”. E’ il titolo del documento di “linee politico-programmatiche” presentato da Andrea Orlando insieme alle firme, depositate ieri, per la candidatura al congresso Pd. “Care amiche e cari amici, care compagne e cari compagni, quello che vi propongo è di ridurre le distanze. Quelle economiche, sociali, culturali. E anche le distanze tra di noi”, scrive il ministro della Giustizia.
Un modo per farlo è partire da un progetto. “Vorrei che questi giorni che ci separano dal congresso siano anche l’occasione per far crescere dal basso un progetto” e “quello che vi propongo è un percorso di partecipazione, verso quella Conferenza programmatica che avevo chiesto a tutto il Pd, e che mi impegnerò io a organizzare. Sarà il momento in cui, insieme, definiremo il progetto politico da presentare agli elettori nelle primarie del 30 aprile”.
“In queste settimane -argomenta-, mentre avremmo dovuto discutere di come sanare le fratture sociali per rimettere in cammino il Paese, ci siamo divisi noi. (…) Io non mi candido a ricostruire la sinistra del Pd. Io mi candido a costruire un nuovo centrosinistra, di cui un Pd forte e plurale sia il perno. Oggi è tempo di unire e riparare, di tessere e ricucire. È un lavoro complicato, a cui bisogna dedicarsi a tempo pieno. Non può essere vissuto come una corvée in vista di un altro incarico. Dirigere il Pd, a ogni livello, deve tornare ad appassionare e, perché no, a divertire”.