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Migranti: Consulta culture Palermo, Trump alimenta guerra

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Palermo, 31 gen. (AdnKronos) – “Una cosa vergognosa e davvero triste, mi auguro che qualcuno riesca a farlo ragionare. Serve il dialogo, non certo muri e barricate”. Così Delfina Nunes, presidente della Consulta delle Culture di Palermo, l’Istituzione che promuove la partecipazione politica delle comunità straniere nel capoluogo siciliano, commenta con l’AdnKronos la stretta sugli immigrati del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Dal muro al confine con il Messico al Muslim Ban, l’ordine esecutivo che impedisce a cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana di entrare negli Stati Uniti. “Sono atti non degni di uno degli uomini più potenti al mondo – dice -, così si istiga all’odio e, invece, che la pace si fomenta la guerra”.
La presidente della Consulta delle culture di Palermo punta il dito contro “un presidente razzista”. “Non si può governare senza integrazione – prosegue Nunes -, deve creare un’apertura multietnica e culturale, non chiudere le frontiere e alimentare l’odio”. E a chi come l’associazione ‘Cittadinanza Attiva’, che riunisce gli immigrati nordafricani di Treviso, pensa a un boicottaggio dei prodotti provenienti dagli Usa, replica: “Non credo sia la strada giusta, pagherebbero solo i cittadini”. Al contrario per Nunes, operatrice socio-sanitaria, mediatrice culturale e docente da sempre impegnata per i diritti dei migranti, serve “il dialogo, mi auguro che i grandi del mondo facciano ragionare Trump. Così non si governa” conclude.