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Mercati: Schroders, da politica populista vantaggi e dubbi

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Milano, 27 apr. (AdnKronos) – “Il populismo potrebbe rivelarsi effettivamente positivo per gli investitori”. Lo afferma Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders, che evidenzia però come contemporaneamente, al di là delle prime evidenze, si mostrano anche effetti che danno origine a “dubbi” sulle conseguenze di una politica populista. Vantaggi ne conseguono, ad esempio, per le politiche fiscali più favorevoli. Ma in Uk, ad esempio, il calo della sterlina favorisce l’inflazione e mette sotto pressione i consumi. Oppure, ancora, iniziano a evidenziarsi dubbi sul trade reflazionistico americano.
“In seguito al voto sulla Brexit e all’elezione di Donald Trump, i mercati hanno dimostrato di essere abbastanza forti. Si potrebbe quindi affermare che il populismo è stato positivo per i mercati”, questa la considerazione di Wade. Che tuttavia sottolinea come non sia solo la politica a guidare i mercati. “Ci sono altri fattori in gioco”. Innanzitutto la “ripresa globale”, che “è normale che ciò abbia aiutato i mercati”. Inoltre, “il mercato britannico ha ovviamente beneficiato dal calo della sterlina e c’è stato un taglio dei tassi d’interesse. Quindi ciò che è seguito a Brexit è stato analogamente molto di supporto”.
Guardando avanti, “il calo della sterlina sta innalzando l’inflazione in Uk e questo comincia a mettere pressione sui consumi e a rallentare l’economia. Quindi ci sono dubbi – sottolinea – sui benefici del populismo sui mercati. Le negoziazioni sono iniziate con l’attivazione dell’articolo 50: questo sta generando notevole incertezza e pare stia avendo un effetto avverso sulle spese in conto capitale”.