Palermo, 4 mar. (AdnKronos) – “C’è stato un tempo in cui la mafia era la normalità e l’antimafia era una sorta di eversione, oggi è tutto cambiato. Oggi l’antimafia che pretende di essere protagonista è solo una ignobile speculazione e tanti, fuori dal tempo, magari gli stessi che facevano parte di coloro che un tempo non sentivano e non vedevano, ora sono protagonisti dell’antimafia. Sono arrivati i tempi per dire arridatece Leonardo Sciascia”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, intervenendo alla presentazione del libro ‘Mafia, vita di un uomo di mondo’ di Alfredo Galasso. “Quando qualcuno di questi che si proclamano rappresentanti dell’antimafia incappano in un incidente – dice il sindaco – il mio istinto dice ‘meno uno’. Ce ne stiamo liberando poco a poco , è il segno che l’antimafia è normalità. Questo non significa che la mafia non c’è più ma che è possibile percepirla come anomala”.
Poi aggiunge, “Oggi la normalità non è mafiosa, l’anomlia è la mafia. Ma oggi l’anomalia è la mafia perché la normalità si è liberata dei protagonisti dell’antimafia, perché la lotta alla mafia è diventata di popolo, non è più riservata poche persone che cercavano di fare ‘bella figura’. Angelo Siino, ad esempio, era un esponente di una normalità mafiosa, conosceva anche il fango della campagna, la stalla, che era la stessa normalità mafiosa dello Stato. Era la difesa di un sistema che era talmente sistema che permetteva a Siino di dire che lui degli omicidi eccellenti non sapeva nulla”.
E aggiunge: “Oggi dobbiamo registrare che l’antimafia negli anni di Piersanti Mattarella, era un’anomalia, la normalità erano i cugini Salvo, i Vito Ciancimino, e lo stesso Angelo Siino nei salotti di Palermo. Piersanti Mattarella, ad esempio, era l’anomalia”.