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M5S: Igor Gelarda, tardivi e ingenerosi i ritiri dei candidati sindaco di Palermo

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Palermo, 13 gen. (AdnKronos) – “Il Signore dà pane a chi non ha i denti. Questa cosa diceva mia nonna e non aveva torti”. Inizia così un lungo post su Facebook a firma di Igor Gelarda, il poliziotto segretario del sindacato Consap, candidato a sindaco di Palermo del M5S, che critica il ritiro di tre candidati a sindaco nel giro di pochi giorni. La prima a dare forfait era stata Tiziana Di Pasquale, seguita da Giulia Argiroffi e poi, ieri sera, da Giancarlo Caparrotta. A questo punto, restano candidati solo in due: lo stesso Gelarda e l’avvocato penalista Ugo Forello. “Mi dispiace che altri due candidabili a Sindaco abbiano abbandonato. Sui motivi che li abbiano condotti a tale passo, nulla quaestio – scrive Gelarda, che lunedì non ha potuto partecipare alla ‘graticola’ per presentarsi al grande pubblico, perché non ha avuto l’ok dalla Questura – Saranno sicuramente motivazioni serie ed importanti. Ma devo fare un piccolo sforzo per credere che siano motivi sconosciuti ancor prima di salire sul palco della famosa graticola”.
“Forse, sarebbe stato giusto non andare lì sapendo che dopo poche ore, non avrebbero più accarezzato l’idea di poter servire la Città di Palermo come Sindaco”, dice. E parlando di se stesso aggiunge: “Mentre sotto il palco c’era qualcuno che friggeva, come spesso ha detto l’ottimo Moderatore, nel desiderio di parlare e spiegare un’ idea di cambiamento per questa città”.
“Ritengo questi ritiri tardivi ed ingenerosi nei confronti dei tanti, tantissimi attivisti che credono nel Movimento e sperano nel cambiamento – attacca Gelarda – Dall’altra parte, non comprendo neanche tutti questi ritiri dei candidati al consiglio comunale , come se si trattasse di una nave che affonda. Ve lo voglio dire: la nave non sta affatto affondando”. In questi giorni si sono ritirati, oltre ai candidati a sindaco anche diversi attivisti candidati al Consiglio comunale. Un problema per i militanti, data la legge elettorale che prevede le cosiddette ‘quote rosa, e al momento sono candidabili non più di trenta persone in lista.