Home Nazionale Libri: La psicologa Valentina Vivona esplora storie di violenza e di razzismo

Libri: La psicologa Valentina Vivona esplora storie di violenza e di razzismo

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Palermo, 11 gen. (AdnKronos) – C’è la storia di Jamila, la nigeriana sposa bambina, finita in ospedale con una forte emorragia causata dal rapporto violento del marito adulto che l’aveva ‘acquistata’ dai fratelli indebitati, ma anche il racconto di viaggio di Selam, una ragazza eritrea che sopravvive al viaggio fino in Libia e poi in Italia che ricorda tutte le violenze subite. E, Ibrahima, che ha pagato 600 dollari, raggranellati vendendo tutti i suoi avere, per poi fare lo schiavo dei trafficanti di esseri umani. Storie terribili, vere, vissute, raccontate in un libro da Valentina Vivona, psicologa Sprar e componente del consiglio direttivo Mete onlus. ‘Il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine’ (76 pagg., 12.50) è la sua opera prima. L’autrice, che da anni si occupa di promuovere cultura di pace, tutela dei diritti umani, rispetto e dignità della persona, senza porre alcuna distinzione di genere, nel libro ha raccontato la sua esperienza in questi anni.
Un viaggio nel viaggio lungo le tante e diverse destinazioni dei giovani che lasciano abbandonano le loro case, in zone di guerra, o perché senza cibo, per raggiungere l’Europa e sperare in un futuro migliore.
La prima parte del libro è incentrata sui racconti di alcuni ragazzi ospiti dello Sprar di Palermo in cui la Valentina Vivona lavora come psicologa. “Anche solo guardandomi attorno nella quotidianità del mio lavoro – scrive Valentina Vivona – mi accorgo, per esempio, di quanto facilmente l’incontro tra l’operatore e l’immigrato sia, in realtà, un ‘disincontro’. La relazione, spesso, si connota come uno sguardo indietro, carico di sofferenza verso ciò che ha lasciato, per l’immigrato, e la progettualità di un futuro, per l’operatore”.