Milano, 3 mar. (AdnKronos) – I Pir, i piani individuali di risparmio, sono “uno strumento giusto e valido” per finanziare le piccole e medie imprese italiane e per rilanciare l’economia reale del Paese. E’ quanto afferma Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni, l’associazione italiana del risparmio gestito. Secondo la normativa, i Pir, istituiti con la Legge di Stabilità 2017, dovranno investire almeno il 70% del patrimonio raccolto su azioni o titoli di debito emessi da società italiane o stabilite in Italia. Di questo almeno il 30% dovrà poi essere destinato a strumenti finanziari emessi da imprese diverse da quelle inserite nell’indice Ftse Mib. Con potenziali risorse aggiuntive per le pmi.
Assogestioni stima una raccolta di 16 miliardi di euro in cinque anni, di cui 6 miliardi da fondi pensione e casse previdenziali e 10 miliardi dal pubblico retail. “Un bell’obiettivo”, spiega Corcos, parlando con l’Adnkronos, anche se “molto sarà anche legato all’andamento dei mercati”, con “i flussi che saranno un po’ determinati dall’andamento delle borse”. In ogni caso “lo strumento dei Pir è validissimo, per cui è ragionevole avere un ottimismo di fondo, perché è basato su solide valutazioni”, sottolinea Corcos, che è anche amministratore delegato di Eurizon, che lunedì prossimo presenterà i propri prodotti Pir.
Da parte delle imprese che potrebbero beneficiare dei fondi dei Pir “sicuramente c’è un apprezzamento. Ci sarà un beneficio per le imprese, come anche per il risparmiatore e per l’industria del risparmio gestito. Se sommiamo queste tre variabili è sicuramente un elemento positivo per il Paese”, conclude Corcos.