Milano, 22 mar. (AdnKronos) – Il rapporto sempre più simbiotico tra uomo e tecnologia, la trasformazione dell’essere umano e l’implementazione del suo corpo biologico a partire dalle sue attività quotidiane e degli equilibri destinati a cambiare nella società. E’ quanto intende raccontare Logotel attraverso la mostra ‘Posthuman – When technology embeds society’, organizzata a Milano nei spazi di Via Ventura della service design company per il sesto anno consecutivo in occasione della Milan Design Week.
Punto focale della mostra realizzata da Logotel è il progetto di Maria Yablonina, ‘Mobile Robotic Fabrication Eco-System’, attraverso il quale tre robot, interagendo e muovendosi sincronicamente su una struttura di grandi dimensioni, costruiscono una rete sospesa ispirata al modo in cui i ragni tessono le loro trame. “Il risultato di questo nuovo tipo di collaborazione è una trama composta da cavi in polipropilene che, attraverso il movimento agile dei robot, ci permette di riflettere sull’esistenza di un’interazione inedita: non più quella uomo-uomo o uomo-macchina, ma uno scambio relazionale macchina-macchina”, si spiega da Logotel.
Durante la mostra, accessibile tutto il giorno, ci saranno tre momenti in cui sarà possibile vedere i robot all’opera: alle 14.30, alle 16 e alle 18.30. Il progetto di Maria Yablonina, trasferitasi in Germania per seguire il suo interesse per la robotica e la fabbricazione digitale, è stato realizzato all’Icd, Institute of Computational Design, di Stoccarda, dove la designer russa attualmente opera come ricercatrice.
“Il suo lavoro è un tentativo di ipotesi su un nuovo metodo costruttivo, veloce e poco costoso, in grado di includere software e hardware per sviluppare una soluzione innovativa: piccoli robot (trasportabili in una valigia) capaci di arrampicarsi su strutture orizzontali e verticali, attraverso sensori e aspirazione su ogni tipo di superficie”, si sottolinea da Logotel.
La mostra racconta anche alcuni cambiamenti già in atto attraverso un repository di oltre 100 case history e una raccolta di punti di vista, sotto forma di interviste, che approfondiscono il tema del Posthuman e la relazione tra tecnologia, design, uomo e società.
Tra i casi presenti alla mostra ci sono quelli appartenenti al mondo dell’arte e del design, ma anche della letteratura, della cinematografia e della tecnologia. Nei contributi video sono invece protagonisti i mondi della filosofia, della ricerca e dell’arte, una scelta diretta per fornire alcune risposte immediate a quelle domande ancora aperte e irrisolte.