Home Nazionale Il medico di ‘Fuocammare’: “La notte ho gli incubi per tutte quelle autopsie sui cadaveri dei bimbi’

Il medico di ‘Fuocammare’: “La notte ho gli incubi per tutte quelle autopsie sui cadaveri dei bimbi’

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Palermo, 11 lug. (AdnKronos) – “La notte ho gli incubi, lo ammetto. Fa male, malissimo, fare le ispezioni cadaveriche, su frammenti ossei, soprattutto sui bambini. Ma è giusto farlo, perché attraverso le ispezioni si dà una dignità a queste persone”. E’ lo sfogo di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, autore con la giornalista Lidia Tilotta del libro ‘Lacrime di sale’ e tra i protagonisti del film ‘Fuocammare’ di Gianfranco Rosi. “Il primo approccio deve essere umano, non sanitario – dice Bartolo – basta una carezza, un sorriso, un abbraccio, per loro cambia tanto. Gli facciamo capire che sono finalmente arrivati in un paese che non gli farà del male”.
“Usando i gommoni e non più i barconi -racconta Bartolo – gli scafisti hanno fatto bingo. Perché li stipano su questi canotti che spesso affondano mentre i barconi erano stabili, altro che carrette del mare come venivano definiti”.
E parlando dei profughi arrivati a Lampedusa dice: “Li ho visitati tutti, e non ho mai trovato malattie infettive o gravi, come spesso vogliono fare capire. Soffrono di ipotermia, disidratazione, molti muoiono. Alcuni di loro mi hanno raccontato di essere stati costretti a salire sui gommoni altrimenti gli sparavano”.