(AdnKronos) – Oltre al gruppo italiano, il segretario di Stato all’Industria, Christophe Sirugue era intenzionato ad invitare il gruppo francese Dcns e gli armatori statunitense Royal Caribbean Cruises e svizzero Msc “suscettibili di entrare nel capitale di Stx Francia al fianco di Fincantieri e dell’Ape”.
Per quanto riguarda la tempistica dell’operazione, dopo il memorandum firmato con il Tribunale di Seul del 13 gennaio, Fincantieri dispone di circa un mese e mezzo per portare al termine il periodo di ‘due diligence’. La firma della convenzione di cessione, rileva ‘Mer et Marine’, dovrebbe quindi intervenire a partire della fine del mese di febbraio. “Solo un intervento dello Stato francese, attraverso il suo diritto di prelazione delle quote di Stx (previsto dal patto di azionariato firmato nel 2008) -scrive il sito- può evitare l’operazione. Ma la Francia avrà solo un mese dopo la firma della convenzione di cessione per attivare questa clausola, ossia probabilmente prima del mese di aprile”.
Ma questa ipotesi, scrive il sito, “sembra molto improbabile visto la prossimità con le elezioni presidenziali e la paura di provocare un incidente diplomatico con Roma. Salvo un forte sussulto locale che potrebbe far diventare Saint-Nazaire un vero argomento elettorale niente dovrebbe poter bloccare questo processo di vendita che dovrebbe arrivare a breve a conclusione. Ma in un percorso per ora senza errori, gli italiani -sottolinea ‘Mer et Marine’- hanno forse fatto un grosso errore non accettando l’invito alla riunione proposta dal ministero dell’Economia francese perché potrebbe scatenare la reazione dei sindacati e dei politici locali che volevano delle garanzie”.