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Federmanager: Manovra deve essere volano per lavoro 4.0

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Bergamo, 24 ott. (Labitalia) – “La legge di Bilancio deve costituire il volano per far decollare il piano Lavoro 4.0 e, invece, sembra che conterrà meno di quanto era stato promesso. E quello che era stato promesso era già molto meno di quello che serve oggi alle imprese e ai lavoratori per affrontare la sfida di industria 4.0”. Queste le parole di Stefano Cuzzilla, presidente Federmanager, a margine del convegno ‘Industry 4.0: quali opportunità per le aziende e per le persone’, organizzato dalla associazione dei manager di Bergamo.
Dopo l’annuncio del possibile taglio del credito di imposta dal 50% al 40% per i programmi formativi per le aziende che investono su tematiche digitali e di innovazione, il presidente dei manager industriali interviene così nel dibattito sulla manovra economica: “Non è troppo tardi per correggere il tiro e ampliare i fondi per la formazione 4.0 che devono aiutare a sanare il gap di competenze digitali in azienda. Mi aspetto che tutte le forze parlamentari concordino e che si trovino le coperture”.
“Su temi così cruciali per il rilancio del Paese -avverte Cuzzilla- non si può procedere con la logica del rubinetto, secondo la quale, finché c’è qualche avanzo di bilancio, si finanziano competenze center e formazione in azienda, e poi si vede. Non è quello che serve in questa fase storica, dove abbiamo bisogno di una spinta pubblica che ci permetta di dotarci in tempi brevi di persone capaci di gestire processi e sistemi nuovi e altamente complessi”.
“La formazione in azienda deve essere qualificante”, puntualizza Bambina Colombo, presidente di Federmanager Bergamo. “È utile che imprenditori e manager -continua- lavorino insieme per garantire che tutto il percorso formativo si traduca in una maggiore competitività per tutte le risorse impiegate. Altrimenti si sprecano tempo e finanziamenti», sottolinea la presidente che ha scelto di svolgere il convegno nella sede dell’Università di Bergamo dove sono attivi 2 gruppi di lavoro, formati da manager e docenti, che sviluppano insieme programmi di studio in linea con i fabbisogni reali delle imprese”.
“Questo territorio ha bisogno di manager perché Industria 4.0 è una sfida enorme per le nostre imprese”, ammette Colombo. “Noi spingiamo affinché esse si dotino di Temporary Manager dato che il bergamasco ha oltre il 95% di Pmi che altrimenti difficilmente si doterebbero di alte professionalità a tempo pieno”.
Durante il convegno in Ateneo il tema di Impresa 4.0 è affrontato dal punto di vista delle competenze da generare e irrobustire per governare i cambiamenti dei processi produttivi e la relazione uomo-macchina.
Come raccomanda il Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini: “La nostra Università sta investendo nella formazione di figure professionali che siano in grado di operare come progettisti e gestori di sistemi complessi con una visione che porti la tecnologia ad adattarsi alle esigenze del decisore umano e non viceversa. Il mio auspicio è che l’attivo mondo economico-industriale del nostro territorio adotti sempre più un approccio di ‘umanesimo tecnologico’. In questo senso -conclude il Rettore- uno sforzo congiunto tra il mondo imprenditoriale e quello delle Istituzioni pubbliche e private non può che giovare a tutti noi”.