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Export: pagella da 10 per Verona (3)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) -“Le 4 A alla base dell’economia veronese fin dagli anni ’80, – spiega Riello – cioè i settori dell’abbigliamento (sistema moda), agroalimentare, automazione (metalmeccanica e macchinari) e arredo (legno, mobile e marmo) hanno mutato profondamente il livello di competitività sui mercati esteri. In termini di peso percentuale sul totale delle esportazioni, l’agrolimentare è quasi raddoppiato dal 14 al 28%, mentre l’arredo ha perso quasi il 75% passando dal 19% al 5%. Una crescita meno esplosiva dell’agroalimentare, ma costante, la si riscontra per l’automazione passata dal 17,1% al 20,9%. Un trend probabilmente penalizzato dalla forte crisi subita dalla termomeccanica. Per l’abbigliamento si riscontra un calo dal 22% al 12% dovuto alla crisi del calzaturiero”. Se le 4 A pesavano per il 72% sull’export nel 1991, oggi pesano per il 66%.
“Analogamente, negli ultimi decenni si è andata diversificando l’offerta di prodotti all’estero – conclude Riello – il che riduce i rischi Paese: nel 1963 i paesi di destinazione delle merci veronesi erano 88 ora sono 191. I primi cinque mercati destinazione, che più di cinquant’anni fa rappresentavano una quota di mercato del 76%, oggi pesano complessivamente per il 43%”.
Nell’ultimo anno, nella top-ten dei mercati di destinazione, tutti i primi otto Paesi registrano risultati di segno positivo. La Germania si conferma al primo posto, con 1,8 miliardi di Euro e una crescita del 5%, seguita da Francia (+5,0%), Regno Unito (+7,1%), Stati Uniti (+9,3%) e Spagna (+6,0%); si evidenzia inoltre l’ingresso alla nona posizione della Cina con 240 milioni di euro (+7,6%). Tra i mercati posti oltre i primi dieci, quelli che hanno messo a segno i migliori risultati, in valore assoluto, sono il Belgio, la Slovenia, l’India, l’Uganda e lo Sri Lanka.