Milano, 12 set. (AdnKronos) – Benefici per l’indotto del settore del farmaco, per la vitalità della ricerca e per l’offerta formativa agli studenti degli atenei milanesi. Questi alcuni degli effetti positivi per Milano e la Lombardia dal trasferimento nel capoluogo lombardo della sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Monica Di Luca, prorettrice all’internazionalizzazione dell’Università Statale di Milano e docente di Farmacologia all’ateneo milanese, sottolinea che “il beneficio che si verrebbe a creare per tutto il sistema dell’area farmaco sarebbe fondamentale”.
Ma il trasferimento della sede dell’Ema a Milano avrebbe “benefici anche per i nostri studenti” e potrebbe “ampliare l’orizzonte dell’offerta formativa”, spiega Di Luca all’Adnkronos. L’agenzia del farmaco “potrebbe generare e stimolare dei percorsi formativi ed educativi per i nostri studenti nell’area del sistema regolatorio del farmaco. Peraltro ci stiamo già lavorando da qualche tempo in collaborazione anche con Assolombarda, prendendo spunto da alcuni master di secondo livello che già sono presenti nella nostra offerta formativa”. Ma oltre a ‘ricevere’, il sistema universitario milanese potrebbe anche ‘dare’. L’area di Milano e della Lombardia conta 12 atenei e offre “un panorama di esperti altamente qualificati che possono essere utili all’agenzia. Un fattore estremamente competitivo”, continua Di Luca.
La presenza dell’Ema a Milano potrebbe anche rilanciare la ricerca e “convincere i policymaker e la governance che un investimento continuativo in questo settore è assolutamente necessario”. Nella ricerca, e in quella farmaceutica in particolare, “il problema non è tanto la scarsità degli investimenti, ma la loro scarsa continuità. Spesso -spiega- vengono fatti investimenti forti, ma che non garantiscono la continuità nel sistema. Mentre per portare avanti una ricerca competitiva e di alto livello serve continuità”. Situazione che l’Ema a Milano potrebbe contribuire a cambiare.